Ecco, poi non è che se putacaso nella vita è capitato di vivere un anno veramente di merda, di quelli dove tutto quello che sarebbe potuto andare storto, lavoro, amore, salute no che per fortuna all'epoca reggeva, era poi puntualmente andato storto, così tanto da farti ritrovare al fatidico ultimo giorno con la sola unica voglia di lasciarselo alle spalle quell'anno del cazzo, finalmente, senza badare in alcun modo al fatto che voce di popolo dice che festeggiarlo da solo non è proprio il massimo della vita, ma anzi, in barba alla voce e fottendosene allegramente del popolo, in quella occasione era stato esattamente ciò che volevi, festeggiarlo da solo e rifiutando pure diversi inviti, tra l'altro, e poco importa se l'evento coincideva non solo con la fine dell'anno ma, addirittura, con la fine del millennio, la qual cosa si sapeva avrebbe fatto di te l'unico essere sulla terra quella notte di fine novantanove a brindare allo specchio, seppure felice di farlo, ma vallo a spiegare, poi.
Ad ogni modo, si diceva, non è che per via di un anno vissuto di merda uno debba per forza considerare quelli che vengono dopo come qualcosa di comunque positivo perché paragonato a quell'annus horribilis, in decade malefica tra l'altro, perché uno il paragone può sempre evitare di farlo e considerare solo l'anno in sé per sè. E dunque, alla luce di questo nuovo modo di ragionare e senza entrare nei dettagli, devo dire che questo Duemilaundici che ci stiamo finalmente lasciando alle spalle, lungi dall'avvicinarsi a quel Novantanove ormai entrato nel mito almeno a livello personale, diversi motivi per meritarsi un sincero sentito e sonoro vaffanculo da parte del sottoscritto ha di certo fatto di tutto per metterli assieme. Riuscendoci, tra l'altro.
Ad ogni modo, si diceva, non è che per via di un anno vissuto di merda uno debba per forza considerare quelli che vengono dopo come qualcosa di comunque positivo perché paragonato a quell'annus horribilis, in decade malefica tra l'altro, perché uno il paragone può sempre evitare di farlo e considerare solo l'anno in sé per sè. E dunque, alla luce di questo nuovo modo di ragionare e senza entrare nei dettagli, devo dire che questo Duemilaundici che ci stiamo finalmente lasciando alle spalle, lungi dall'avvicinarsi a quel Novantanove ormai entrato nel mito almeno a livello personale, diversi motivi per meritarsi un sincero sentito e sonoro vaffanculo da parte del sottoscritto ha di certo fatto di tutto per metterli assieme. Riuscendoci, tra l'altro.