Schema guida per la risoluzione dei problemi in Italia. Giù a Roma è molto usato, pare.
Leggo sulla Stampa che il defunto in esilio Bettino Craxi aveva a suo tempo avvertito il leader libico Gheddafi di possibili attacchi americani sul proprio territorio.
Episodio 1
 La manifestazione del Pd contro il governo di sabato 25 è archiviata, e ognuno ha recitato la sua parte, come da copione. Uolter ha fatto la conta e forse si aspettava qualcosa di più, il Bandana e la sua accolita si son dati da fare, anche troppo, per sminuire quello che per ora è il ritrovo più numeroso di una opposizione a cui ancora non hanno spiegato come si fà opposizione. Noialtri orfani di rappresentanza in Parlamento ci siamo divisi (che novità!) fra quanti appoggiavano l'adunata piddina e quanti invece avrebbero preferito un flop della stessa. Personalmente mi auguravo andasse bene: alla peggio non avrebbe cambiato nulla (come difatti è), ma se fosse andata male oggi parlerebbero di consenso al 120% invece di limitarsi al 72% (che poi, ma siamo sicuri che ce l'hanno tutto sto consenso? mah).
Ci sono momenti in cui ci si sente come nella illustrazione sopra.
Faccio parte di una generazione sfigata, arriviamo sempre tardi agli appuntamenti importanti.
 Ed eccoli qua, questi campioni del liberismo, questi fenomeni del libero commercio che quando la baracca crolla, dopo averla depredata per benino, scoprono lo Stato. Ora l'intervento di quest'ultimo non è roba da comunisti, non è più un peccato, anzi, ora addirittura è una impellente necessità. 
Commentavo ieri su un blog amico un suo post di ringraziamento a Roberto Saviano per aver avuto il coraggio di portare alla conoscenza nazionale quello che in terra di Campania conoscono bene da anni. Il ringraziamento è doveroso, e mi accodo, ma il mio commento è stato: "A Saviano auguro di mantenersi vivo, di scappare e di riuscire a ricostruirsi una vita normale. Ha sacrificato la sua oltremisura".
 Ecco, lo sapevo. Il nostro malgrado Presidente del Consiglio proprio non riesce a trattenersi. E' più forte di lui, proprio non ce la fà, in ogni occasione lui deve dirla.
 
                            Nell'immagine due anziani abitanti del terzo mondo alla notizia delle difficoltà occidentali.
Qualcuno gentilmente mi aiuta a comprendere questo personaggio? Perchè io proprio non riesco a inquadrarlo.
Ci incontriamo io Bonetti e il Furbi al Caffè Roberto, ora di aperitivi, locale gremito. Aspettiamo piatto in mano Beppe Sarotto, come al solito in ritardo, e l'attesa ci snerva alquanto. Bonetti tenta di nascondere il nervosismo trangugiando olive ascolane e lanciando occhiate furtive verso l'entrata. Il Furbi appare tranquillo, ha la solita espressione che assume durante le crisi, con l'occhio sinistro leggermente strizzato, non molto ma abbastanza da alzargli la bocca quel tanto che basta a stampargli in faccia un mezzo sorriso da furbetto, da cui il soprannome.
In Elmore Leonard mi sono imbattuto più di una volta, spesso senza saperlo e mai per quella che è la sua effettiva produzione di scrittore. Ho visto negli anni diversi film tratti dai suoi romanzi, da Jackie Brown di Quentin Tarantino a Get Shorty con John Travolta, passando per Io sono Valdez con Burt Lancaster e Hombre con Paul Newman, questi ultimi western pregevoli come pure Quel Treno per Yuma, altro film tratto da un racconto dello scrittore di Detroit, nelle due versioni del '57 con Glen Ford e di cinquanta anni dopo con Russel Crowe e Christian Bale. Li ho visti e mi sono piaciuti, specie i western, dove i personaggi solo in apparenza banali fanno un tutt'uno con l'ambientazione secca e desolata del west americano, veri e propri figli dell'ambiente in cui si muovono.
Mi imbatto girando per notizie in questa intervista rilasciata dalla figlia del Bandana al Corriere della Sera e improvvisamente penso che la Patagonia non sia poi un brutto posto dove andare a vivere!! 
 Avrei voluto parlare di Chiaiano e la sua lotta contro la discarica sul suo territorio, di sindaci che si incatenano perchè vogliono sapere cosa sta accadendo alla propria terra , di termovalorizzatori che dividono l'opinione pubblica. Avrei anche voluto parlare di sud ed emigrazione e di quanti sono costretti a guardare la propria terra da lontano, ma ad ogni pensiero mi veniva in mente sempre e solo questo pezzo del 1993 degli Almamegretta.