sabato 12 febbraio 2011

Vecchi clienti

Una serata così è da tempo che non me la concedo. E' che ci ho altri cazzi, ma che ve lo dico a fare (che rimane pur sempre una genialata di doppiaggio), non è che per forza bisogna entrare nei dettagli e raccontare. Per cui me li tengo e ci rimugino su, e penso che davvero una serata così è da tempo che non me la concedo. E' che ci ho pure una età, e arriva il momento in cui capisci di averci una età, e ti senti un po' pirla anche solo a pensare di volerla rifare una serata così. Ma detto fra noi più che gli altri cazzi e l'averci una età è quel ricordo che per quanto vuoi rimuoverlo sta lì e torna tutte le volte che una serata così pensi di volertela concedere. Di quella coppia seduta sul divanetto di fianco ai cessi, illuminata a tratti alterni dalle stroboscopiche e fermi a guardare la pista, senza sorridere, senza espressione, ma con gli occhi di chi ricorda altre cose in quel posto. E' che per quanto fossero pure vestiti a modino ci avevano scritto in faccia vecchi clienti, ed era evidente a tutti quelli che ogni tanto gli lanciavano una occhiata a tempo di musica e quindi anche a me, che pure ero in disparte, ma con vent'anni meno di loro e conta, cazzo se conta, per te conta. Poi si sono alzati. Non so se hanno notato -non credo- il mio sguardo fisso su di loro a seguirli, a vederli in mezzo alla pista a muoversi in passi che nessuno usava più, sulle note di un pezzo già allora datato, con lo sguardo sempre serio alla Vincent Vega e Mia Wallace, per poi tornare, il tempo di un ascolto frettoloso a qualcosa di allora attuale, a risedersi nel divanetto di fianco ai cessi nella stessa posizione, senza sorridere, senza espressione, ma sempre con gli occhi di chi ricorda altre cose in quel posto. Ecco forse è solo quel che vidi quella sera a frenarmi nel concedermi serate così, anche se l'averci altri cazzi aiuta e pensare di averci una età giustifica.

3 commenti:

Gap ha detto...

Dio mio, non so che dire!

Rouge ha detto...

In che senso?

Gap ha detto...

Nel senso del pormi la domanda se anche io qualche volta ho fatto la figura del vecchietto seduto vicino ai cessi. In compenso non ballo, almeno mi sono risparmiato il "muoversi in passi che nessuno usava più".