domenica 5 giugno 2011

L'eccezione

Lentamente, le cose ripartono. Così sembra. L'inverno stavolta è stato lungo, un anno e mezzo (tanto è durato). Una lunga (sfiancante) attesa di risveglio e ripartenza. Riaffacciarsi a nuove cose (seppure vestite di vecchio), rivedere movimento (finalmente), in divenire. Nel mezzo poche possibilità di scelta (alla fine una sola), accettare l'attesa di incastri difficili da comprendere, ma che pure esistono con buona pace di scientisti e scettici. E nel frattempo cercare di capire il motivo (di ciò che accade per come accade), per quanto (sempre) rimane il dubbio che non ci sia proprio niente da comprendere, solo che le cose devono ripartire, che tu sia arrivato o meno. Seguire l'onda è la cosa più grande che pensi di aver messo in pratica finora (ed è costato arrivarci), e continui nella scia, fino all'evento non previsto che rimescolerà tutto.
Stavolta non c'è stato bisogno di lasciar cadere troppo, o così almeno appare, ma forse è stata solo un'eccezione, o il credito incassato per quelle passate. Tutto è utile, se riesci a farne tesoro.

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