sabato 3 dicembre 2011

The only truth in the village

Lo sento parlare dalla mia scrivania, che è defilata, quasi nascosta, e mi va tanto bene così. La voce mi arriva sovrapposta a un pezzo dei Kasabian che esce dalla radio di fronte e che francamente sono stufo di sentire, e mi arrivano parole che in quell'ambiente stonano, cose sentite e dette anche da me, ma da altre parti, in altri contesti, con altra gente. Parla di scie chimiche questo tizio che ogni tanto si vede arrivare in ufficio, e di tutto un mondo che ha scoperto nelle giornate trascorse ad attendere una chiamata di lavoro. Roba che gira su internet, controinformazione, altre verità che la televisione non dice, cose che lui ha scoperto e che ora divulga a gente che a malapena si è accorta del cambio di governo e del gran casino finaziario in cui versa l'Europa tutta. Lo fa anche con me, e leggo chiaramente la delusione nei suoi occhi quando, citandomi a un certo punto Paolo Barnard, gli rispondo che sì, avevo letto tempo addietro il suo Il Più Grande Crimine, e non solo quello, aggiungendo che effettivamente penso dica parecchie cose che suonano giuste, ma qualcosa comunque mi stona nel suo discorso perché nonostante tutto non riesce a togliermi tutti i dubbi, anche se magari dipende dal solo fatto che la materia è troppo ostica e troppa presunzione e troppa arroganza da parte sua nell'esporre le cose certo non aiutano. La delusione in chi mi sta di fronte però, e qui la cosa buffa, non sta nel fatto che mi sono dimostrato scettico su qualcosa che lui propone come assoluta verità, quanto piuttosto nello scoprire di non essere il solo lì dentro ad essere in possesso di qualcosa che credeva esclusivo. Evito di farglielo notare, e mi tengo per me il fatto che la cosa mi ricorda tanto The Only Gay in the Village di Little Britain, che poi è un atteggiamento che ritrovo in tante, troppe persone (tralascio che se lo noto è perché è qualcosa che in qualche modo riconosco: i difetti degli altri, se li noti, sono i tuoi difetti, ma questo è un altro post).
E' una cosa che avverto sempre di più, non da oggi, ma aumenta il senso di distacco e la sensazione che l'entropia abbia raggiunto nella società livelli massimi. Ognuno ha la sua verità, che è solo la somma di altre verità dette da alcuni che le hanno sentite da altri che a loro volta le hanno prese da qualcuno, ma nessuno ammetterà mai provenienze che non vengano da sé. Ognuno ha la sua verità, simile ad altre ma con una sfumatura diversa, ma oltre a non renderne conto quel che è peggio è che pochi sono disposti a metterla da parte, a lasciar passare il dubbio, a dirsi in maniera franca che di tutto quanto, in fondo, parliamo senza sapere abbastanza. Beh, io voglio ammetterlo: non ne so nulla di quasi tutto, e so poco del resto. Quindi chi viene qui pensando di trovarci qualcosa che valga la pena di essere letto al di là del solo ingannare il tempo, in grado di dargli qualcosa che già di suo non ha, penso davvero abbia sbagliato posto. Qui troverà giusto l'ennesima sola verità nel villaggio.

6 commenti:

Minerva ha detto...

E' l'insieme delle tante verità nel villaggio che fa il villaggio. Quindi la sottoscritta ascolta - anche te. Buona giornata, per quanto possa valere tale augurio ;-)

Blackswan ha detto...

Bel post,Rouge,che fa riflettere.Di cose ne so poche anche io,ma uso questo limite a mio vantaggio, diventa lo sprone per cercare di saperne di più.Non ho però alcuna certezza da vendere come verità.Ho solo le mie opinioni.Che sono fallaci,opinabili, e necessariamente il frutto di quanto letto in una vita.Opinioni che possono cambiare,perchè non sono stupido,nè sordo nè cieco.Ma sono tutto quel che ho.Forse non sono molto,ma è il meglio che possa offrire.

il Russo ha detto...

E forse neanche quella caro Rouge, ma dalla (falsa) verità per le masse siamo passati alle tante (false) verità individuali e non credo proprio possiamo derubricare il tutto sotto la voce evoluzione...

Rouge ha detto...

@ Minerva: fa il villaggio, ma non la verità :)

Rouge ha detto...

@ Blackswan: siamo in tanti a dare solo opinioni, praticamente tutti, e cerco di ricordarmelo ogni volta. Alcuni sono convinti che siano verità assolute, ed è questo che mi infastidisce.

Rouge ha detto...

@ Russo: entropia. Prima o poi forse ci sarà la tendenza inversa.