
domenica 21 novembre 2010
Girovagando

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sabato 13 novembre 2010
Scelte

- lavoro bene o male conosciuto (sì, insomma, non proprio ma tanto son sempre le stesse balle)
- posto che potrebbe diventare fisso in una azienda
- a tre quarti d'ora da casa (considerando il traffico torinese, in realtà sono solo 12 km)
- dieci ore al giorno più sabato mattino eventuale (quindi 50/55 ore settimanali)
- orario 7,30-12,30 / 13,30-18,30, quindi sveglia alle 6 e rientro alle 19,30 (più o meno)
- dedizione particolare al lavoro (qualche responsabilità insomma)
- paga base 1.100 euro (straordinari esclusi, e avete visto che di base sono tanti. Quelli di voi sindacalizzati non si scandalizzino per la richiesta anomala sull'orario: ormai va così!)
-ambiente malsano (molto malsano: odore persistente di solventi, resine, tinture)
- impressione sui datori di lavoro: abbastanza positiva (non fosse altro perchè è gente che parla chiaro)
- investimenti da parte mia: nessuno.
La seconda prevede invece:
- attività di vendita (mai fatta prima)
- lavoro bene o male in autonomia
- marchio ottimo, destinato a una fascia di clientela medio alta
- in giro per la regione (con auto propria)
- orario variabile dalle 9 alle 20 (ora più ora meno, pausa pranzo di un paio d'ore, non fosse altro perchè non ci sono clienti in quell'orario)
- paga base sconosciuta (portafoglio clienti ancora da definire, il resto tutto a provvigione)
- impressione sui datori di lavoro: abbastanza positiva, ma meglio non averne (sono venditori in fondo, per cui non sai se c'è da fidarsi)
- l'attività prevede un investimento non richiesto ma per me necessario (la mia auto non durerà ancora molto, bisognerà aprirsi una partita iva).
Ecco, premesso che io credo di aver già deciso, voi cosa fareste?
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venerdì 12 novembre 2010
giovedì 4 novembre 2010
Prendi lui per esempio

Per risolvere la faccenda forse Barack dovrebbe prendere esempio da chi è più vecchio e quindi raccontare più barzellette, avere più interesse per le belle donne (meglio se minorenni), prendersela con qualche minoranza, peggiorare un po' le sue frequentazioni, dire almeno una cazzata al giorno.
Qui da noi pare funzionare alla grande.
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martedì 2 novembre 2010
Aspettando Waterloo

No, cazzo. La spina se la deve staccare da solo.
Sfiduciarlo sarebbe dare un pretesto per addossare ancora una volta la colpa del suo mancato governo a qualcun'altro, e in vista di future elezioni ciò non deve accadere. Devono essere ben evidenti le sue mancanze e le sue colpe, bisogna che lo schifo in cui questo Paese è precipitato arrivi anche ai suoi più ostinati e ottusi sostenitori. Bisogna che anche loro, dopo chiesa e industriali, dicano basta, che a chiederne le dimissioni arrivino i Feltri, i Sallusti, i Belpietro, e poi i suoi sottoposti, i Cicchitto, i Gasparri, i La Russa, i Bondi, i Capezzone, i Bonaiuti (qualcuno piano piano ci sta arrivando).
Sfiduciarlo sarebbe dare un pretesto per addossare ancora una volta la colpa del suo mancato governo a qualcun'altro, e in vista di future elezioni ciò non deve accadere. Devono essere ben evidenti le sue mancanze e le sue colpe, bisogna che lo schifo in cui questo Paese è precipitato arrivi anche ai suoi più ostinati e ottusi sostenitori. Bisogna che anche loro, dopo chiesa e industriali, dicano basta, che a chiederne le dimissioni arrivino i Feltri, i Sallusti, i Belpietro, e poi i suoi sottoposti, i Cicchitto, i Gasparri, i La Russa, i Bondi, i Capezzone, i Bonaiuti (qualcuno piano piano ci sta arrivando).
Bisogna che a pentirsi per la scelta fatta arrivino quanti in questi anni lo hanno voluto e votato, credendoci sinceramente e che oggi assistono increduli allo scempio, incapaci di ammettere che forse avevano ragione gli altri.
Se è necessario ancora tempo bisogna prendere tempo: non deve essere una sconfitta, deve essere una resa, non deve essere Lipsia, deve essere Waterloo. Solo così si avrà qualche speranza di non ritrovarselo la prossima volta.
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