sabato 5 novembre 2011

Ottimistico post

Siamo veramente nella merda. Lo capisci da tante piccole cose. Ad esempio dall'assenza, o meglio, dalla scarsa presenza sui blog del tema principale di questi giorni, la crisi finanziaria che investe l'Italia con conseguente nuova crisi nel suo governo. E' come se quello che sta accadendo avesse tolto le parole dalle tastiere di quasi tutti, in genere sempre molto celeri a cavalcare la notizia. Per dire, della morte di Steve Jobs ne hanno parlato tutti chi più chi meno, senza stare tanto a pensare che in fondo, andarsene all'altro mondo, è la cosa più naturale che si sia: capita, a tutti. Quando uno muore, o qualcosa muore, è in effetti più semplice parlarne. C'è un punto fermo, si tirano le somme. Sull'agonia che precede il trapasso è più difficile articolare discorsi, chi lo sa, forse per rispetto. Per l'Italia, paese in agonia, è lo stesso. Si è tutti qui ad osservare il malato che lentamente muore, vediamo i medici che gli stanno praticando terapie giragli attorno incapaci di somministrargli la cura giusta, sentiamo il battito d'ali degli avvoltoi che hanno cominciato a girarci sopra. I parenti, noi, fuori dalla stanza ammutoliti dall'assurdità della situazione, restiamo in attesa del grande evento, incapaci di proferire parola, aspettando il momento di sfogare la tensione.
Assurdo. Ecco, la parola giusta è questa qua, quello che sta accadendo è privo di ogni logica. Assurdo perché sappiamo bene che l'Italia ha risorse sufficienti per uscire dalla crisi, se solo gli si praticassero le terapie giuste. Da soli, senza l'aiuto del Fondo Monetario Internazionale che ha cominciato a metterci gli occhi addosso. L'Fmi, assurdo nell'assurdo, sembrerebbe essere stato invitato a farlo dal peggior presidente del consiglio della storia, come se l'organismo guidato dalla Lagarde fosse una qualunque agenzia di rating, e come se invece non si fosse mosso su pressioni di Francia e Germania, preoccupati per la nostra tenuta. Siamo commissariati di fatto, all'ultimo stadio prima del crollo (per capire gli effetti degli interventi del Fmi basta guardare all'Argentina di dieci anni fa e alla Grecia di questi ultimi).
Mentre l'Italia affonda, continuiamo con l'assurdo di un governo di pretoriani impossibilitati ad arrendersi dal vecchietto rincoglionito che a suo tempo ne aveva comprato le prestazioni, facilitando in questo modo gli attacchi speculativi contro di noi. Non gli si può certo dar torto, a chi ci attacca: onestamente, voi investireste in una Italia guidata da un senescente in evidente stato di confusione che comanda una massa di pecore zelanti, incapaci di pensiero proprio? Io, ne avessi, proprio no. E' ormai evidente anche ai sassi (era ora) che un problema nel problema ha un nome e cognome, Silvio Berlusconi, ed è altrettanto evidente che finché non leverà il disturbo gli attacchi al nostro Paese non cesseranno, anzi. Nonostante questo dobbiamo quotidianamente assistere alle farneticazioni mediatiche dei berlusconiani che tentano di minimizzare ogni cosa con frasi oltre il limite del ridicolo. Sostenere che non solo l'Italia è in crisi non attenua la gravità della situazione, ribadire che questo governo ha già messo in campo diverse manovre finanziarie (tutte inutili) come attestasto di merito è certificare la propria incapacità di far quadrare i conti, accusare l'opposizione di scarsa affidabilità è gettare fumo negli occhi, continuare a sperare in una fantomatica "rivoluzione liberale" è da folli, continuare a difendere l'indifendibile è da imbecilli.
Dunque siamo veramente nella merda, ma ad ogni modo, non credo che questo Paese possa fallire: il pagliaccio che governa dovrà a breve farsi da parte, che lo voglia o no, e questo allenterà la tensione. Ma è il dopo che mi preoccupa: occhio a chi sarà messo al posto di questi imbecilli. Sono già lì pronti con le parole magiche, privatizzazione, liberalizzazione, flessibilità, quando quello che bisognerebbe fare è l'esatto contrario, nazionalizzare, ricreare ricchezza comune, proteggere e garantire il lavoro di tutti. Il peggio, mi sa, sul fronte sociale, deve ancora venire.

4 commenti:

il Russo ha detto...

I blog non ne parlano perchè c'è poca preparazione e quindi coinvolgimento nell'argomento, ed è la fortuna di Berlusconi che infatti (stra)parla di pizzerie piene.
Siamo sul Titanic, si continua a ballare e se smetti per urlare a tutti ciò che sta accadendo finisce ancora che sei tu quuello che passi per sordo...

Blackswan ha detto...

Caro Rouge, al posto di questi buffoni, quando cadrà il governo, ci saranno gli stessi buffoni con una sigla diversa,tutti ricoverati sotto l'ala protettice di Giano Bifronte Casini.Moriremo democristiani...

Rouge ha detto...

@ Russo: passi per scemo, mica per sordo.

@ Blackswan: ma anche no, dai!

Blackswan ha detto...

La mia ovviamente non era una speranza, ma una preoccupazione.:)