giovedì 19 aprile 2012

I piccoli piaceri della vita (2)

Per lavoro ho a che fare con parecchia gente. Troppa gente, e la mia misantropia cresce a dismisura. Non lo faccio apposta, ma io più conosco gente e più me ne allontano, perchè mi rendo conto che la maggioranza di quelli con cui entro in contatto mi sta quasi immediatamente sui coglioni. Ovvio, è colpa mia. Non puoi ragionevolmente pensare di essere l'unico a posto in un mondo di matti: se la normalità è l'essere testa di cazzo, e tu pensi di non esserlo, quello sbagliato, ovviamente, sei tu. E' legge umana, nel senso che gli umani ragionano così: a me pare una stronzata, ma chi sono io per dirlo? E così ogni giorno ho a che fare con variegati tipi che di umano hanno l'aspetto e la voce, ma con qualcosa in più, o in meno, non saprei definire. Per cui sinceramente non so se ho a che fare con dei superuomini o con dei subumani, di conseguenza non so da che parte mi devo mettere io. Oddio, una vaga idea ce l'ho, ma non voglio apparire presuntuoso, quindi evito.
La maggior parte della gente si identifica in qualcosa, uno non lo sa nemmeno di identificarsi in qualcosa, ma lo fa e diventa quella cosa lì, per cui tu mentre gli parli non stai parlando con un tizio provvisto di personalità e capacità di pensiero propria, parli in realtà con la protesi deambulante, non pensante ma telefonante di ciò di cui sono espressione. E' così che va, e ne ho le prove. Ieri ad esempio credevo di parlare al telefono con un collega impiegato (dipendente, stipendiato) seppure della famosa ditta Taldeitali che lavora per l'ancora più famosa ditta Talaltra, con i miei stessi identici problemi di lavoro, ma proprio uguali uguali, e mi sono accorto invece che questo si rivolgeva a me non solo come se la Taldeitali fosse sua e la Talaltra fosse sua signora e padrona, ma come se io fossi il povero pirla schiavetto la cui unica missione nella vita è soddisfare i desiderata suoi, della Taldeitali e soprattutto della Talaltra.
E' stato un vero piacere mandarlo a cagare.

9 commenti:

Lucien ha detto...

"Per lavoro ho a che fare con parecchia gente"

Siamo in situazione simile e a volte vivo momenti di scoramento. Non è presuntuosità o supponenza, ma troppo spesso ho l'impressione di avere a che fare con specie aliene; o forse l'alien(ato) sono io?. Per fortuna non è sempre così.

Minerva ha detto...

Sto organizzando una rassegna cinematografica gratuita per cittadini italiani (per lo più disoccupati), rom e profughi, con film che diano loro creatività, stimoli e speranza, trovando distributori disponibili che si sono appassionati. poi incappo nella famelica Motion Pictures, che mi rilascerebbe i diritti di proiezione d'un loro film a un prezzo inaudito, disallineato da quello delle altre case di distribuzione, per un film di 10 anni fa... Eh, ma loro sono la Motion Pictures! Eh, ma quanto m'ha reso felice dire loro che se lo potevano tenere, e che erano completamente fuori di testa! ;-) Spero che tutti costoro che vivono sfruttando gli altri e cercando di fare i furbi muoiano. Basterebbe non alimentarli, tanto per cominciare :-)

dtdc ha detto...

ciao rouge, mi piace la cosa dell'identificazione che hai scritto, è verissima. Non si può parlare di senso di appartenenza è assoluta assenza di individualità, di contenuti, di senso, di amor proprio.
Lavoravo per un tizio e facevamo consulenze per un'azienda che ci aveva regalato delle cravatte col loro logo. Questo tizio mi obbligava, ogni volta che ci andavamo, a mettermi QUELLA cravatta, pena una sanzione. credimi, poteva essere una cazzata per un altro, ma io mi sentivo defraudato del mio cervello. Un abbraccio

Rouge ha detto...

@ Lucien: io, alienato di fisso. (Perchè quando sento la parola alieno, alienato et similia mi parte in testa Loving the Alien di David Bowie?)

Rouge ha detto...

@ Minerva: ma no, perchè augurare il peggio? Tanta dissenteria, basta e avanza :)

Rouge ha detto...

@ Bruno: sapevo che avresti colto il punto (d'altronde fai di mestiere quello che fai).

Marte ha detto...

Ehi...è ancora il 25 Aprile, auguri Rouge! ;)
Il post non è adato ma il 25 Aprile è sempre.

dtdc ha detto...

hai chiuso i commenti...brutta storia... fà che arrivi il tre. IL TRE. Lasci che modifichi gli equilibri. A presto, B

Rouge ha detto...

Sì Bruno, brutta storia, sono certo avrai intuito anche di cosa si tratta. Cmq per ottenere il tre ci vuole necessariamente il due, e qui è rimasto solo l'uno (e per lungo tempo non c'era manco quello purtroppo: vicissitudini).
Ti ringrazio.
Ciao.