martedì 11 dicembre 2012

Non gioco più

 
Sono stato "via" per un po', preso completamente dai fattacci miei, e ho seguito distrattamente le vicende italiote degli ultimi mesi, per cui non sono molto aggiornato sulle attuali questioni politiche. Non mi pare sia cambiato granché, e le preoccupazioni di un anno fa si sono puntualmente avverate, comunque non intendo riprendere a parlare di comunismi o mondi ideali, di cosa si dovrebbe o non si dovrebbe fare, a lanciare spunti minimi di riflessione, a indignarmi per come vanno le cose, a cercare di lottare nel mio piccolo e secondo i miei mezzi. Ve lo dico, in tutta franchezza: è tempo perso! E' inutile. Di più, è dannoso per la propria salute. Lotto sì, e con le ultime mie scelte sto continuando a farlo, ma solo ed esclusivamente per me.
Onestamente, pensare che qualcosa possa cambiare dal basso è bello, sì, ma difficile da realizzare in maniera democratica. Pensare che con un voto si possa orientare una politica è da ingenui. Pensare che ci possa essere qualcosa di diverso dal solito schema padrone/sotto è da visionari idealisti.
Potrei perdere un po' di tempo a motivare quanto sto dicendo, ma non ne ho proprio voglia, e poi le cose sono sotto gli occhi di tutti, basta volerle vedere.
Dico solo una cosa. Ci chiameranno fra poco nuovamente a mettere una croce per legittimare qualcuno messo lì a prenderci per il sedere, e lo faranno facendocelo fare con quella legge porcata che a parole nessuno vuole, ma che nei fatti fa comodo a tutti.
Beh, lo farete voi. Per conto mio me ne starò a guardare, e lascerò che la mia nuova tessera elettorale resti immacolata, e non è solo perché davvero non saprei chi votare, ma perché è inutile. Perché i giochi sono già decisi. Perché tutto è già programmato (vittoria di quella sottospecie di sinistra con Monti probabile premier, e se non è lui poco cambia, a portare avanti la svendita di ogni risorsa di questo paese; Berlusconi ancora in parlamento, che poi è la sola cosa che gli freghi, ancora lì a spartirsi fette di torta; il democraticissimo M5S a racimolare e tenere buoni gli scontenti).
L'unica libertà che ancora ci concedono, l'unica che forse ancora abbiamo, è quella di non stare al loro gioco, scegliere di non essere più presi per i fondelli. Per cui lasciamo che si votino da loro. Importa poco che non servirebbe, che non conta il numero dei votanti, che qualcuno governerebbe lo stesso: lo so anch'io, ma una astensione al settanta/ottanta per cento qualche domanda la porrebbe eccome, smuoverebbe qualcosa. Renderebbe forse evidente la dittatura democratica in atto, se non si tenesse conto di chi non ha voluto votare.
Penso si possa essere schiavi, e lo siamo: nessun problema, basta prenderne coscienza. Essere servi però è peggio.

3 commenti:

Blackswan ha detto...

Servi lo si è per indole, schiavi per destino. Io sono schiavo, ma ho in animo di ribellarmi.

Zio Scriba ha detto...

Grugnisse solo la legge elettorale: qui grugniscono le liste... :-(

ventopiumoso ha detto...

grugnisce tutto, grugnisce. io dopo 18 anni non andrò a votare, ho seguito un ragionamento simile al tuo.
e comunque non mi è mai arrivata la nuova cedola elettorale. in ambasciata manco ce penso ad anna'. se proprio proprio dovessi, un partito sconosciuto di un'area a me idealmente affine.
un saluto :)