Chiede, come se gli importasse qualcosa, ma sul blog ma non posti più nulla? E io che effettivamente noto un calo notevole della mia e quindi della vostra presenza in questi spazi non so proprio cosa rispondere. Boh, e che ne so perchè non scrivo più?
Sarà la primavera che non arriva magari, per cui tutto da mesi mi sembra freddo e inospitale, come sta diventando questa Italia in Bandana (chi mi segue sa di che parlo), o forse il fatto che marzo è astrologicamente all'opposto del mio bellissimo mese, per cui se in quello in cui sono nato posso dare il meglio, all'opposto in questo mese amorfo e sconclusionato non resco a dare nulla. Ma voi non credete nell'astrologia e io ho ancora poca conoscenza della materia per convincervi del contrario, per cui forse la risposta più semplice è che... non mi viene nulla da dire.
Dovrei, potrei, parlare di rumeni stupratori inseguiti da ronde padane, o di improvvise svolte a sinistra da parte di ex chierichetti prestati alla politica. Potrei, dovrei, parlare di PapaRatsi che spara minchiate preservative, che mi chiedo se sa cos'è e se lo ha mai usato un preservativo e poi mi rispondo chiaro che sì, e se non lui di certo chi è sotto di lui. E poi anche del nano ministro che alza il tiro delle parole a proposito di studenti tupamaros (la prossima definizione quale sarà? Terroristi?), o di ministri nani che infestano il tubo catodico a tutte le ore, che mi chiedo se non c'hanno un cazzo d'altro da fare e mi rispondo che no, non c'hanno un cazzo d'altro da fare! per cui mi sento pure scemo a farmi domande così scontate.
E poi ancora, mica è finita, di piccoli idioti che crescono sniffando figurine puzzolenti, futuri decerebrati che schianteranno il loro autoblindo comprato a rate tornando a casa ubriachi il sabato sera, dopo una nottata a base di pasticche e musica a palla sulle rotte dei puttan tour. Oppure di grandi fratelli che scopano grandi sorelle dentro fattorie musicali su qualche isola famosa in diretta tv, o di neopostautonomi che le danno a neopostfascisti sulle scale di qualche università mentre attorno tutti filmano, e il giorno dopo tutti su youtube a rimirar il grande momento della propria vita, quello di cui viver di rendita per i prossimi quarant'anni, che ancora oggi c'è chi mi fracassa i marroni con l'aver fatto il '68, buona scusa per la coscienza, da tirar fuori assieme al suv che tengono gelosamente in garage.
Non ho avuto voglia di scrivere su queste cose, che un mese fà mi avrebbero fatto incazzare e dato voglia di scrivere, mentre ora mi sembrano sempre le stesse e mi annoiano e basta.
Passerà, purtroppo. Per ora mi illudo e attendo il giorno perfetto.
Dovrei, potrei, parlare di rumeni stupratori inseguiti da ronde padane, o di improvvise svolte a sinistra da parte di ex chierichetti prestati alla politica. Potrei, dovrei, parlare di PapaRatsi che spara minchiate preservative, che mi chiedo se sa cos'è e se lo ha mai usato un preservativo e poi mi rispondo chiaro che sì, e se non lui di certo chi è sotto di lui. E poi anche del nano ministro che alza il tiro delle parole a proposito di studenti tupamaros (la prossima definizione quale sarà? Terroristi?), o di ministri nani che infestano il tubo catodico a tutte le ore, che mi chiedo se non c'hanno un cazzo d'altro da fare e mi rispondo che no, non c'hanno un cazzo d'altro da fare! per cui mi sento pure scemo a farmi domande così scontate.
E poi ancora, mica è finita, di piccoli idioti che crescono sniffando figurine puzzolenti, futuri decerebrati che schianteranno il loro autoblindo comprato a rate tornando a casa ubriachi il sabato sera, dopo una nottata a base di pasticche e musica a palla sulle rotte dei puttan tour. Oppure di grandi fratelli che scopano grandi sorelle dentro fattorie musicali su qualche isola famosa in diretta tv, o di neopostautonomi che le danno a neopostfascisti sulle scale di qualche università mentre attorno tutti filmano, e il giorno dopo tutti su youtube a rimirar il grande momento della propria vita, quello di cui viver di rendita per i prossimi quarant'anni, che ancora oggi c'è chi mi fracassa i marroni con l'aver fatto il '68, buona scusa per la coscienza, da tirar fuori assieme al suv che tengono gelosamente in garage.
Non ho avuto voglia di scrivere su queste cose, che un mese fà mi avrebbero fatto incazzare e dato voglia di scrivere, mentre ora mi sembrano sempre le stesse e mi annoiano e basta.
Passerà, purtroppo. Per ora mi illudo e attendo il giorno perfetto.
5 commenti:
Non siamo mica obbligati a scrivere con cadenza periodica: il blog è un piccolo spazio di libertà, ci si viene quando si vuole.
Io ti seguo sempre. Almeno quando il feed mi avverte.
Per il resto, come di XPX, non è un problema scrivere sempre. L'importante è che non sparisci, di colpo.
a presto.
Caro rouge, che dirti, anch'io sto attraversando un periodo simile, per le tue stesse motivazioni. Mi sa che è un problema comune a noi blogghisti che scriviamo in italiano, il materiale è deludente, meglio virare sulle gaffes di Obama? Anche a livello internazionale come vedi non va molto meglio.
Spero che con la nuova stagione ti tornino le parole ed i commenti al vetriolo ;)
Un caro saluto
Il problema è che SIAMO NOIOSI, noi italiani, dico. Ci abituiamo al degrado in un microsecondo. Capisco che il problema è talmente grande che ci possa prendere lo scoramento... Ma non serve a niente. Anche denunciare la politica mediatica volta ad ottunderci la mente con le solite ripetitive stronzate è un modo per reagire!
ecco, proprio come dice il post sopra di questo...siamo noiosi e non abbiano i grandi spazi, le grandi praterie dell'ovest americano, che là a quanto pare succede di tutto, ma praticini, cortiletti, aiuole....
che barba passare il tempo a incazzarsi...pian piano l'incazzatura diventa seconda pelle....
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