Il decreto sicurezza fortemente voluto dalla Lega alla fine è passato, a colpi di fiducia, segno che forse non tutta la maggioranza era coesa sui provvedimenti da adottare. Visto il clamore che stanno suscitando gli articoli relativi alle nuove leggi sull'immigrazione e sulla sicurezza pubblica, che da oggi può avvalersi delle cosiddette ronde, si potrebbe pensare che forse qualche anima sensibile in seno al governo ci può anche essere, ma a rileggermi le norme che entreranno a breve in vigore mi viene il dubbio che forse qualcuno poteva essere in disaccordo su altri articoli, ad esempio quello relativo all'inasprimento del 41bis, il carcere duro per i reati di mafia, oppure all'articolo relativo alle infiltrazioni mafiose nei lavori pubblici.
Chissà, non lo sapremo mai.
Riguardo alle norme più discusse, quelle relative alle ronde e all'immigrazione, mi limiterò a rimandarvi a questo post per la prima e a fare una domanda per la seconda: data la situazione di crisi attuale, che non da lavoro a nessuno, italiano o straniero che sia, qualcuno ha una idea migliore? Il punto dolente è che purtroppo nella situazione in cui ci troviamo non siamo più in grado di accogliere nessuno, e questo è un dato di fatto. Poi, sulle cause e sui possibili effetti, possiamo pure discuterne, ma questo è.
Un po' meno fumo e ipocrisia a sinistra e in Vaticano, please.
.
.
Aggiornamento
Prima che qualcuno pensi che io sia diventato leghista tutto d'un tratto mi spiego sulla domanda che ponevo sopra, che è posta senza toni polemici anche se in maniera un po' ingenua, ma davvero mi piacerebbe conoscere le proposte in materia di immigrazione.
Metto qui e qui i dati relativi rispettivamente al Rapporto sull'Immigrazione del dicembre 2007 e i dati sulla disoccupazione relativo all'anno 2008, che ho anche inserito in fase di commento.
Detto questo dico anche che a mio avviso la legge passata è senz'altro discriminatoria e ingiusta, indegna di un paese civile etc etc, continuo però anche a chiedermi che fare concretamente.
.
.
Aggiornamento 2
Proprio in tema di immigrazione è scoppiata qua a Torino una bagarre, ridicola, che si gioca sulla pelle di duecento extracomunitari provenienti da Somalia Eritrea e Darfur, gente che insomma scappa da situazioni di guerra oltrechè di povertà, accolti in Italia con lo status di rifugiati.
Si è deciso il trasferimento dal quartiere popolare San Paolo a una caserma posta in un quartiere chic della città, Borgo Po a ridosso della Gran Madre, alloggi da 4000-5000 euro al metro quadro, residenti dunque benestanti.
Sollevamento popolare, a destra come a sinistra, per richiedere che si torni sulle decisioni prese.
Non giudico e non commento, mi limito a constatare che un problema c'è, di tipo culturale, logistico e strettamente materiale: non si riesce cioè a garantire una casa e un lavoro a chi ne avrebbe tutti i diritti oltrechè il bisogno.
Le leggi sull'immigrazione fatte passare dalla Lega sono quasi tutte certamente ingiuste, ma dall'opposizione qualcuno stà pensando a qualche soluzione rispettosa dei diritti umani o si fanno solo generiche dichiarazioni di dissenso?
4 commenti:
Quando si usa l'espressione: "ciò è un dato di fatto", io comincio a preoccuparmi.
In un mio post, lamentavo appunto la mancanza di documentazione circostanziata sui flussi. A volte, parrebbe che basta vedere un lavavetro a un semaforo per dire che non possiamo più accogliere nessuno. Insomma, ci vogliono numeri, e anche capacità di programmazione, e invece ci ritroviamo con la possibilità di poche persone, i soliti padroni del vapore, che decidono loro a quanto dimensionare l'occupazione. Direi che il problema richiederebbe uno studio e una riflessione ben più appronfonditi che non un giudizio frettoloso e non adeguatamente motivato.
@ Vincenzo:
questo è il Rapporto sugli immigrati in Italia del dicembre 2007
http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/15/0673_Rapporto_immigrazione_BARBAGLI.pdf
questi invece i dati sulla disoccupazione relativi al 2008
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/03/disoccupazione-istat-dati-anno-2008.shtml?uuid=29501dba-153c-11de-bb0f-b9776b324ea8&DocRulesView=Libero
(Mi dovete scusare ma non ho ancora capito come inserire i link nei commenti (anzi se qualcuno me lo dice, grazie), per cui vi tocca fare copia incolla).
Si può obiettare che in Italia ci sono meno stranieri che in altri Paesi, ma basta il secondo dato a far dire che in queste condizioni non si è più in grado di assorbire lavoratori provenienti dall'estero.
Ad ogni modo il mio non è un post scritto da un leghista col fumo negli occhi per tutto ciò che è straniero, solo ho visto negli anni cosa ha comportato per tutta la classe lavoratrice italiana l'arrivo indiscriminato e massiccio di manodopera straniera: abbassamenti salariali per tutti, insicurezza lavorativa per tutti, sfruttamento degli stranieri non solo sui luoghi di lavoro ma anche per quanto riguarda la loro sistemazione sul territorio, con case e alloggi a prezzi esorbitanti. Insomma una sconfitta per tutti quanti.
E' una norma discriminatoria quella sul reato di clandestinità? Sì, lo è. E' una legge ingiusta, ma richiedo, qualcuno ha avanzato proposte migliori?
Lo richiedo senza toni polemici, giusto per sapere quali sono le proposte in tema di immigrazione.
Per essere chiari, non ho mai pensato che tu fossi improvvisamente diventato leghista, figurarsi, sennò non avrei neanche commentato.
Dicevo solo che, proprio in assenza di una proposta organica di una sinistra, qualunque cosa essa sia, la tentazione è quella di definire una realtà incontestabile, a cui tutti dobbiamo piegarci.
Naturalmente, se viene a mancare il senso della realtà, si diventa pazzi, e quindi anch'io mi piego al principio di realtà, ma la realtà non può coincidere con una percezione comune senza dati.
Quello che dicevo nei miei post, ad esempio, era che accogliere i barconi dei disperati non alterava in maniera significativa i dati del problema, e questo numeri alla mano.
Un'altra obiezione di fondo è la definizione delle risorse individuali, con un esempio che io uso in campo demografico.
A coloro che sostengono che bisogna introdurre dei mezzi di contenimento delle nascite nel mondo perfino coercitive, io propongo l'esempio dell'autobus.
Supponiamo che qualcuno chieda a noi che stiamo su un autobus di unirsi a noi. Naturalmente, l'autobus può ben essere affollatissimo, ma prima di mandar via chi ci chiede di entrare, dovremmo tutti occupare un unico posto, invece di sdraiarci occupandone magari anche quattro con una sola persona. Ecco: siamo certi che abbiamo bisogno di usare tante risorse nella nostra vita da non poterne concedere ad altri qualcuna?
@ Vincenzo: resta da vedere se quell'autobus continua a passare o se invece siamo tutti fermi alla fermata ad aspettare.
Ad ogni modo a me sembra si stia pagando oggi venti anni di politica sbagliata nei confronti dell'immigrazione, troppo permissiva in passato (per ragioni umanitarie ma anche di convenienza economica) e oggi troppo dura e senza dubbio ingiusta.
E mi pare che da sinistra continuino a non arrivare altro che lamenti, appelli, grida allo scandalo.
Personalmente ne ho un po' le balle piene di questi atteggiamenti, che giudico come ho scritto nel post fumosi ed ipocriti.
Posta un commento