Eh sì, il mondo è proprio cambiato. Bella scoperta direte, è evidente che è cambiato, ma finchè uno non fa mente locale penso che continui a credere che il mondo sia sempre lo stesso, e con questo intendo che le cose vanno più avanti di quanto uno è in grado di assimilare e solo più in là nel tempo si accorge che effettivamente, sì, il mondo è proprio cambiato. Non è da grosse cose che ti accorgi del cambiamento, sono le piccole che finalmente ti fanno aggiornare l'orologio e metterlo sulla data giusta, che poi magari continua ad essere in ritardo sui tempi, ma questo è un problema personale.
Tra le piccole cose ci può essere una banale cassetta della posta a darti il segno dei tempi.
Tempo addietro, quando stranamente ci si incontrava anche senza bisogno del telefonino e si arrivava in auto nei posti prefissati senza bisogno del navigatore (beh, questo per me vale ancora oggi), tornando a casa dopo un periodo di assenza si svuotava la cassetta della posta, reale, non elettronica, senza l'angoscia che si prova oggi. Già, perchè non so a voi, ma a me ormai controllare la posta, reale, non elettronica, mette un'ansia incredibile.
In epoca analogica sbirciare nella cassetta e notare tra le pubblicità e le promozioni una busta bianca o una cartolina era cosa che mi riempiva di positiva curiosità. Poteva essere la risposta di una amico, o le notizie di qualche parente lontano, o anche solo il saluto di qualcuno che da qualche parte in vacanza aveva avuto oltre al pensiero anche la voglia di acquistare scrivere affrancare e spedire una cartolina postale, che di solito riponevo in una scatola e che da qualche parte credo ancora di conservare.
Oggi, in epoca digitale, quelle buste bianche che sbucano tra le pubblicità e le promozioni sono al 99% rogne e gli unici a scriverti pare siano banca, assicurazione, compagnia telefonica, compagnia elettrica, compagnia del gas, agenzia delle entrate e rompiscatole di varia natura, per cui più che la curiosità è l'ansia di quanto bisognerà pagare ad accompagnare l'apertura della missiva. Questo perchè l'amico in vacanza ti manda un sms, chi ha qualcosa in più da dirti ti scrive un e-mail oppure ti telefona direttamente e cartoline, almeno io, non ne ricevo più credo da una decina d'anni. Certo, nemmeno io spedico più cartoline o scrivo lettere con carta e penna, e anch'io mando sms per fare gli auguri o solo per dire ciao come va, ma questo non vuol dire che non mi spiaccia, anche perchè arrivassero più lettere o cartoline avrei di certo meno ansia nel controllare la cassetta della posta!
Facciamo così: la foto che correda questo post è quello che vedevo dalla finestra in questi giorni di assenza. Fate conto che vi abbia mandato una cartolina con su scritto saluti da.
Tra le piccole cose ci può essere una banale cassetta della posta a darti il segno dei tempi.
Tempo addietro, quando stranamente ci si incontrava anche senza bisogno del telefonino e si arrivava in auto nei posti prefissati senza bisogno del navigatore (beh, questo per me vale ancora oggi), tornando a casa dopo un periodo di assenza si svuotava la cassetta della posta, reale, non elettronica, senza l'angoscia che si prova oggi. Già, perchè non so a voi, ma a me ormai controllare la posta, reale, non elettronica, mette un'ansia incredibile.
In epoca analogica sbirciare nella cassetta e notare tra le pubblicità e le promozioni una busta bianca o una cartolina era cosa che mi riempiva di positiva curiosità. Poteva essere la risposta di una amico, o le notizie di qualche parente lontano, o anche solo il saluto di qualcuno che da qualche parte in vacanza aveva avuto oltre al pensiero anche la voglia di acquistare scrivere affrancare e spedire una cartolina postale, che di solito riponevo in una scatola e che da qualche parte credo ancora di conservare.
Oggi, in epoca digitale, quelle buste bianche che sbucano tra le pubblicità e le promozioni sono al 99% rogne e gli unici a scriverti pare siano banca, assicurazione, compagnia telefonica, compagnia elettrica, compagnia del gas, agenzia delle entrate e rompiscatole di varia natura, per cui più che la curiosità è l'ansia di quanto bisognerà pagare ad accompagnare l'apertura della missiva. Questo perchè l'amico in vacanza ti manda un sms, chi ha qualcosa in più da dirti ti scrive un e-mail oppure ti telefona direttamente e cartoline, almeno io, non ne ricevo più credo da una decina d'anni. Certo, nemmeno io spedico più cartoline o scrivo lettere con carta e penna, e anch'io mando sms per fare gli auguri o solo per dire ciao come va, ma questo non vuol dire che non mi spiaccia, anche perchè arrivassero più lettere o cartoline avrei di certo meno ansia nel controllare la cassetta della posta!
Facciamo così: la foto che correda questo post è quello che vedevo dalla finestra in questi giorni di assenza. Fate conto che vi abbia mandato una cartolina con su scritto saluti da.
5 commenti:
..e che cartolina! aggiungerei....grazie...anche a me ricevere cartoline (vere) faceva quell'effetto...e anche a me non ne arrivano più...un gran peccato...
Dov'è il Furbi?
@ Chica: si potrebbe ricominciare a rispedirle, non sarebbe una cattiva idea.
@ Marte: Boh. A quest'ora sarà al bar che cristona.
no..non sarebbe proprio male...
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