martedì 12 gennaio 2010

Scoperte e riscoperte

Sto scrivendo una roba, o meglio più robe contemporaneamente, secondo l'umore, sempre per il fatto che non avendo molto da fare durante la giornata e in attesa di tempi migliori, mi tengo impegnato in cose che mah-chissà-forse in un futuro-non è detto-non si sa mai-tanto che c'hai da perdere, e comunque devo a tutti i costi evitare di deprimermi, per cui scrivo. Questo comporta che ogni tanto tocca documentarsi su quello che si sta scrivendo e se quello che si ha intenzione di scrivere ha come fondamento una teoria allucinante che prevede un minimo di conoscenze di fisica teorica, cosa di cui io non so una cippa e vi giuro manco ne voglio sapere più di tanto perchè in certe materie so di essere totalmente capra e alla fine per quel che mi serve mi basterebbe solo conoscerne alcuni particolari, per documentarsi dicevo finisci per fare una ricerca sul web, che è la cosa più sbagliata che uno possa fare se vuole finire di buttare giù in fretta almeno il soggetto della storia. Digitando "universi paralleli teoria" infatti vengono fuori 14.900 risultati, e son troppi e non sai da dove iniziare, per cui capita che ti guardi una menata di video della durata di un ora di cui capisci un po' una mazza e comunque nulla di quello che ti serve, con l'unico risultato di poter poi affinare la ricerca immettendo chiavi come "stringhe" e "undicesima dimensione".
A questo punto, dopo aver girovagato un pochetto, faccio due scoperte. La prima è una ri-scoperta, cioè che in fondo la tradizione orale è la miglior cosa e quindi chiami l'amico astrofisico per metterti d'accordo sul parlare del tutto davanti a una birra, che pure se alla fine non ti serve a nulla ai fini della storia che vuoi metter giù se non altro passi una serata in compagnia. La seconda scoperta è che dopo tutto navigando su internet a qualcosa comunque arrivi ("anche dove non volevi" tanto per citare EELST, qui a 3.40): scopro infatti che è uscito il primo lavoro da solista del cantante degli Strokes Julian Casablancas, che non c'entra nulla con quello che sto scrivendo e manco mi cambia la vita, ma è pur sempre una scoperta. Buttala via.

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