La trattativa su Alitalia si è interrotta: il Cai (club alpino italiano?), ha ritirato l' offerta per rilevare, ricordiamolo, la parte sana dell'azienda, lasciando i debiti come al solito a noialtri. Ovviamente il Bandana ha subito dato la colpa a quei cattivoni comunisti della Cgil, che almeno stavolta a mio avviso, hanno fatto quello che dovevano. Che poi la parte rossa sindacale l'accordo lo avrebbero pure firmato e Epifani lo ha dichiarato in tempo: mica colpa loro se non rappresentano tutti i lavoratori (figurati se son capaci di schierarsi apertamente! io ce l'ho con loro dal 31 luglio 1992, quando con gli operai in vacanza firmarono l'accordo per l'abolizione della scala mobile, una delle poche cose decenti mai conquistate da una classe lavoratrice: per me i sindacati restano un male necessario, purtroppo)! L'accordo è saltato perchè quei "fannulloni strapagati" dei piloti hanno detto no. E meno male.
Non entro nel merito della loro paga perchè non so quanto guadagnano, se tanto o poco rispetto ai loro colleghi stranieri e comunque in generale, ma se a chiunque di noi, indipendentemente da quanto si guadagna, si venisse a dire che il nostro stipendio è troppo alto e sarà tagliato (nel caso di Ahilitalia inteso per quelli che conservano il posto ovviamente), noi come reagiremmo? Penso esattamente alla stessa maniera: meglio falliti che in mano a dei banditi.
Questa di Alitalia comunque nasconde un risvolto peggiore, per cui dobbiamo essere grati a chi non è sottostato a un ricatto bello e buono. Facendo passare una porcata del genere quante aziende che versano in cattive acque potrebbero saltare fuori con diktat come quelli visti per la vicenda Alitalia, scaricare sulle spalle dei lavoratori fallimenti causati da altri, sicuramente meglio pagati. Non dimentichiamo che da tempo Confindustria spinge per la attuazione di intese separate, anche se comunque a parole cerca l'accordo con le parti sociali. Un provvedimento del genere provocherebbe un disastro pari solo a quello causato dalla legge 30. Avremmo in pratica una situazione dove il coltello dalla parte del manico ce lo avrebbe sempre e comunque chi comanda e gestisce il conto economico. Legare gli stipendi, come vorrebbero, all'inflazione, alla qualità del lavoro, alla produttività, tutte cose non controllabili da parte di un lavoratore, è una faccenda da evitare a tutti i costi. Senza contare le aziende mediopiccole dove già ora il padrone detta legge.
Si diceva della legge 30: oggi sono sotto gli occhi di tutti gli effetti di una legge a tutto danno di chi lavora, con milioni di persone costrette a passare da un contratto da fame a un altro, con poche prospettive per il presente e zero per il futuro.
A queste condizioni, dove chi ci rimette è sempre e solo chi ha una lavoro salariato, è preferibile che questo bello stato chiamato Italia fallisca del tutto. Se non altro ci toglieremo la soddisfazione di vedere col culo per terra chi non c'è mai stato.
Eccheccazzo!
Non entro nel merito della loro paga perchè non so quanto guadagnano, se tanto o poco rispetto ai loro colleghi stranieri e comunque in generale, ma se a chiunque di noi, indipendentemente da quanto si guadagna, si venisse a dire che il nostro stipendio è troppo alto e sarà tagliato (nel caso di Ahilitalia inteso per quelli che conservano il posto ovviamente), noi come reagiremmo? Penso esattamente alla stessa maniera: meglio falliti che in mano a dei banditi.
Questa di Alitalia comunque nasconde un risvolto peggiore, per cui dobbiamo essere grati a chi non è sottostato a un ricatto bello e buono. Facendo passare una porcata del genere quante aziende che versano in cattive acque potrebbero saltare fuori con diktat come quelli visti per la vicenda Alitalia, scaricare sulle spalle dei lavoratori fallimenti causati da altri, sicuramente meglio pagati. Non dimentichiamo che da tempo Confindustria spinge per la attuazione di intese separate, anche se comunque a parole cerca l'accordo con le parti sociali. Un provvedimento del genere provocherebbe un disastro pari solo a quello causato dalla legge 30. Avremmo in pratica una situazione dove il coltello dalla parte del manico ce lo avrebbe sempre e comunque chi comanda e gestisce il conto economico. Legare gli stipendi, come vorrebbero, all'inflazione, alla qualità del lavoro, alla produttività, tutte cose non controllabili da parte di un lavoratore, è una faccenda da evitare a tutti i costi. Senza contare le aziende mediopiccole dove già ora il padrone detta legge.
Si diceva della legge 30: oggi sono sotto gli occhi di tutti gli effetti di una legge a tutto danno di chi lavora, con milioni di persone costrette a passare da un contratto da fame a un altro, con poche prospettive per il presente e zero per il futuro.
A queste condizioni, dove chi ci rimette è sempre e solo chi ha una lavoro salariato, è preferibile che questo bello stato chiamato Italia fallisca del tutto. Se non altro ci toglieremo la soddisfazione di vedere col culo per terra chi non c'è mai stato.
Eccheccazzo!
6 commenti:
Per colpa di qualcuno, purtroppo patiranno in tanti!
@Peppe: per colpa di qualcuno, già patiscono in tanti.
Il disegno dichiarato è di eliminare i diritti faticosamente guadagnati dai lavoratori in 40 anni di lotte. L'obiettivo è a portata di mano. Il prossimo passo è la reintroduzione del cottimo. Sembra veramente che ormai qualunque proposta regressiva sul piano della contrattazione possa essere fatta impunemente e senza alcun sobbalzo della c.d. società civile (esiste ancora?).
Sussurri obliqui
Il disegno è proprio quello e se vai a vedere in tante realtà lavorative è già stato raggiunto. La società civile esiste ancora, chi è scomparso è il suo referente politico/sindacale.
Concordo.
Forse però la legge trenta non è stata sufficiente visto l'ondata di voti presi dalla Lega dalle nostre parti: il partito che ha promosso questa legge con un suo ministro come la fine della disoccupazione. Forse per iniziare a ragionare, bisogno sprofondare ancora un po' nella cacca. Sempre che poi riescano ad accendere il cervello.
Un saluto.
"ma se a chiunque di noi, indipendentemente da quanto si guadagna, si venisse a dire che il nostro stipendio è troppo alto e sarà tagliato (nel caso di Ahilitalia inteso per quelli che conservano il posto ovviamente), noi come reagiremmo?"
esattissimo!
Cioè, visto che guadagnano bene non devono lamentarsi se si decide di abbassargli lo stipendio senza che possano reagire?
Che discorso è?
Fallo a un gioielliere o a un esercente.
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