venerdì 11 novembre 2011

Padroni e sotto

La sensazione di molti, compresa la mia, è che stiamo passando se non dalla padella alla brace, di certo da una padella a un'altra. Una sensazione che attraversa in maniera trasversale la società, a volte in modi che non ti aspetti.
Comprensibile la preoccupazione di chi si posiziona più a sinistra, che vede con l'arrivo di Mario Monti il sistema bancario e finanziario che prende direttamente le redini del Paese bypassando i pupazzi politici tutti, dimostratisi abbondantemente non all'altezza del ruolo in teoria assegnatogli: escludendo ipotesi complottiste di nuovi ordini mondiali, semplicemente salvaguardare i profitti privati a scapito della collettività. La ricetta per uscire dalla crisi creata ad hoc d'altronde appare chiara: nuove manovre economiche improntate sui tagli alla spesa pubblica, privatizzazioni e liberalizzazioni a go go, riforme del lavoro e delle pensioni a tutto svantaggio dei soliti noti. Su una posizione critica verso un governo Monti ci si è messo pure Di Pietro, abile a fiutare il malcontento che gira specialmente in rete e dunque a caccia di consensi per le elezioni prossime venture da grattare all'area dei malcontenti di sinistra e dei legaioli delusi.
Contrari alle ipotesi di un governo più che altro tecnico anche i trombati ancora per poco al governo, per motivi all'apparenza simili, ma che nascono da presupposti diversi. In realtà è solo perché a fare profitti privati alla faccia della comunità vorrebbero continuare a farlo loro, così come hanno fatto per tutti questi anni. Ad ogni modo il giocattolo per loro si è rotto, ormai nella sostanza sono fuori dai giochi e la poca iniziativa politica che hanno gli è stata lasciata pro forma per grazia ricevuta da Napolitano, abile nel dare un colpo al cerchio (dei mercati internazionali) e uno, pesantissimo, alla botte dentro la quale è stato infilato Berlusconi.
Comunque un risultato per lo meno è stato raggiunto, levarsi dalle balle il Bandana (mi sbaglierò, ma sono ottimista: per me stavolta è finito davvero), ed è un vero peccato non poterne gioire più di tanto. Vale qui lo stesso discorso dell'altra volta, non è facile ballare sulle macerie, con l'unica consolazione che forse si incominciano a vedere chiaramente chi sono i padroni e chi i sotto, ed è un vero peccato sapere che quando i giochi vengono svelati è perché non serve più nasconderli.

3 commenti:

Minerva ha detto...

A me - aprendo a un contesto più ampio cui quello italiano cui costoro si allineano perfettamente - lascia sconcertata il pensiero che questi siano dei predatori tali da non rendersi conto che stanno portando l'intera umanità all'autodistruzione. Sarebbe proprio questione di fermarsi un istante e chiedersi "Che c**** stiamo facendo?". E invece no: ancora a voler far riprendere i consumi, crescere la produttività, e via dicendo - in un mondo che sta agonizzando grazie a loro che ci governano.

Blackswan ha detto...

Ho la sensazione che tu abbia ragione.D'altra parte, c'è da sperare che il sistema rappresentato da Monti, tutelando i propri interessi, finisca,inevitabilmente,per tutelare anche i nostri ( per un'ovvia ragione di tornaconto ).Soddisfazione modesta in attesa di tempi migliori.

Rouge ha detto...

@ Minerva e Blackswan: vediamola così, se non altro ci leviamo dalle balle la banda del nano.