martedì 27 marzo 2012

Il Piave mormorava

Ma io poi ho tirato i remi in barca, nell'impossibilità di poterli tirare in testa a qualcuno. Troppi ce ne sarebbero voluti di remi, ché troppa gente lassù nei posti che contano se li sarebbero meritati sul cranio, ma il peggio è che pure in posti che non contano nulla ce ne è in abbondanza se non di più: a lasciar perdere faccio prima, dico io. Li ho tirati in barca un bel momento, qualche mese fa, quando a tanti sembrava stesse per splendere finalmente il sol dell'avvenire (per quegli strani misteri della sinistra italiana) perché il Bandana si era ritirato dalle scene, ma non dalle quinte. A me, come a tanti per fortuna, al di là della ovvia consolazione di essersi almeno levato dalle scatole il gran pagliaccio, era apparso abbastanza chiaro (da subito, ma pure da prima che cascasse: non ci credete?) che la situazione sarebbe molto probabilmente peggiorata. Ma poi, a pensarci bene, mi accorgo che a smettere di remare avevo cominciato già diverso tempo prima: arriva sempre un momento in cui ti rendi conto, solo che non lo sai ancora.
Dunque, dal mio punto di vista, la battaglia è perduta, hanno vinto, loro, le destre, i padroni, e tanti discorsi sono diventati inutili ed è una resa incondizionata la mia: fate quel che volete, cari Monti e Fornero e compagnia tecnica legiferante, ché a impedirvelo non ci penso nemmeno. Perché a questo punto è meglio che tutto vada beatamente in vacca, ma sul serio, e quando non rimarranno che macerie sarà l'occasione per poter ripartire, finalmente, forse, da altre basi.
Volete quindi abolire l'art.18, in maniera che un datore di lavoro può levarsi dalle scatole soggetti scomodi o solo antipatici senza che qualche giudice comunista intervenga a reintegrarlo? Bene, fatelo pure. Se in cambio mi date davvero un paio d'anni di mensilità accomodatevi, che problema c'è? Dubito che le cose stiano davvero così, che in realtà uno poi si ritrovi senza lavoro e senza indennizzo, ma va bene, va bene, nessun problema. Se poi in aggiunta davvero mi levate dalle scatole quelle forme di sfruttamento legalizzato che sono le finte partite iva e gli stage non retribuiti e tutte quelle formule contrattuali che negli anni sono state create anche e soprattutto da governi di centrosinistra, benissimo: accomodatevi, qui davvero vi ringrazio. Visto che la maggioranza delle persone è stata troppo fessa per fare i propri interessi, e dunque negli anni ha accettato e ancora continua ad accettare l'inaccettabile, pensateci voi e levategli finalmente l'alibi del padrone brutto e cattivo che vuole solo sfruttare il proprio dipendente (no, non guardate me, io chi mi ha proposto contratti da fame, due mesi non retribuiti, dieci ore di lavoro al giorno, li ho bellamente mandati a cacare, anche se ero disoccupato). Che tanto voi professori legiferanti lo sapete da tempo che noi dipendenti e loro datori di lavoro siamo sempre più simili e ci avviamo entrambi a mangiare la stessa merda, no?
Fate quel che volete dunque, andate alla sostanza delle cose, ogni tanto tocca farlo, pure se le vie scelte sono così incomprese (si parla tanto di decrescita: dove porta tutta 'sta roba, se non a quello? Certo noi ne immaginavamo di altro tipo, ma tant'è.....). Non vi preoccupate di noialtri, da queste parti non si è capaci di nulla se non badare alla forma, che tanto ci piace. Ci avete portati al Piave; noi ora come fessi scendiamo in trincea e poco importa se ci si lancerà anima e corpo nella difesa del Santo Principio che ormai tutela quattro gatti (è così, pensateci, purtroppo è così), evitando di lottare per altro. Per dire, io sciopero per sciopero, lotta per lotta, a questo punto chiederei, che ne so, tipo minimo quattrocento euro al mese di aumento in busta paga per tutti i lavoratori dipendenti, che sarebbe solo un modo per ripigliarsi una parte di quanto ci hanno rubato. Tanto, bisogna lottare no? E invece lottiamo per difendere il diritto a non essere licenziati per come gli gira (bello, giusto, sacrosanto, sì sì), e continuiamo pure a rimanere sottopagati. Che poi, magari la spuntiamo pure: tranquilli, lo salviamo l'art.18! E' per farne cosa che comincia a sfuggirmi.

6 commenti:

Baol ha detto...

Questo è un pezzone a prescindere da come uno la pensi su tutto quello che viene detto...e quindi ti ringrazio di averlo scritto!!!

Rouge ha detto...

Clicca Mi Piace. Non c'è rimasto molto altro da fare :)

Blackswan ha detto...

Credo, caro Rouge, per evitare che gente ( tantissima ) venga licenziata in modo vile ( facendo passare licenziamenti economici per licenziamenti disciplinari ) e che non vengano sfruttati a costo zero migliaia di giovani.A me,personalmente, 400 euro al mese in più non servono, vivo di poco, un posto di lavoro fisso, invece si.

Rouge ha detto...

Caro @Blackswan, se tu pensi che oggi giorno un posto di lavoro sia realmente fisso, perdonami, ma non so se ritenerti un ingenuo o un idealista (a volte coincidono le due cose). Modi per levarsi dalle scatole la gente ce ne sono, magari non in abbondanza ma ce ne sono. Seguono vie più tortuose, dichiarazioni di crisi, cassa integrazione (che paghiamo noi), mobilità (che paghiamo noi), che riguarda ovviamente quelli più scomodi, delocalizzazioni etc etc. Levando l'art 18 e consentendo il licenziamento per questioni economiche si accelera solamente il fenomeno, ma esiste già. Quindi nessun posto è fisso, in compenso la maggioranza dei posti è sottopagato. Visto che non è fisso anche se lo è nominalmente, non sarebbe meglio intascare di più? Se a te 400 euro in più non cambiano niente, ti assicuro che a me farebbero comodo, pure in cambio della precarietà del lavoro (che comunque già lo è: ho un contratto di sostituzione maternità).

I giovani sfruttati poi, ma pure i più vecchi, detto senza mezzi termini, è ora che si facciano furbi: che senso ha accettare un posto da stagista col solo rimborso spese, o un lavoro da call center outbound dove è chiaro pure ai bambini che a fine mese ancora grazie se ti sei pagato la benzina per andare a ritirare lo stipendio. Io, e l'ho già fatto, piuttosto sto a casa, ma se lavoro (cazzo!) devo essere pagato, e possibilmente pagato il giusto.

Te ne dico pure un'altra, io non voglio il posto fisso (che pensare di fare tutta la vita la stessa cosa mi ha sempre fatto venire la febbre), voglio il contratto fisso, e decidere io cosa fare della mia vita: ma come posso progettare qualcosa se quello che prendo mi permette giusto il fare il giro del mese e comprarmi le sigarette?

Gap ha detto...

Molte cose le condivido, altre, come sai no. Ma non posso fare a meno di farti i miei complimenti per la bellezza del tuo post. Non servirà a nulla, non a darti 400€ in più al mese e nemmeno a salvare l'articolo18. Però quello che avevi da dire lo hai detto in maniera forte e chiara. Per alcuni momenti sono stato quasi d'accordo su tutto.

Rouge ha detto...

@ Gap: no, l'art 18 lo si manterrà a casa, magari con qualche modifica, ma lo si manterrà. Il vero attacco però non è a quello, è agli ammortizzatori sociali (da ridurre) e a mantenere lo status quo. Vinceremo (!?), ma proprio avendo portato a casa quella che apparirà come una vittoria (ma che di fatto, ho detto, vale già oggi per quattro gatti), si eviterà per un po' di tempo di parlare del vero scandalo: la paga minima.

Abbiamo le paghe più basse d'europa. Già adesso col proprio lavoro una persona a malapena si mantiene, figuriamoci mantenere una famiglia con un solo stipendio. Questa è la vera vergogna, questo è avvilente, e però si fa poco o nulla per non dire niente. Siamo su posizioni di difesa, ma non sappiamo manco cosa difendiamo. Bisognerebbe scioperare certamente, ma rilanciando (cazzo!), non lottare per permettere di essere ancora sfruttati!
Ma vabbeh.... io confido nel tanto peggio tanto meglio. Quindi, per me, siccome siamo troppo fessi, meglio lasciarli fare: hai visto mai che ci si arrivi per altro modo.