Questa si sta rivelando l'estate più interessante degli ultimi venti anni, per lo meno dalla caduta del Muro ad oggi. Si fa in fretta a dire che l'11 settembre 2001 ha cambiato i destini del mondo, in realtà quella data non ha fatto altro che dare il la a nuove campagne di guerra a stelle e strisce, niente di più di quello che non si era già visto fin dalla Seconda Guerra Mondiale (a proposito, qualcuno sa che gli Usa da che sono nati non hanno mai trascorso un anno senza essere in guerra con qualcuno? qui fino al 1945, il dopo è storia recente e credo si sappia: Corea, Vietnam, America Centrale, Somalia, Jugoslavia, Iraq, Afganistan e ne avrò dimenticata qualcuna).
Interessante dicevo. In effetti dalle parti di New York stanno venendo al pettine i nodi finanziari, le banche falliscono una dietro l'altra e c'è da augurarsi che l'onda che inevitabilmente investirà anche noi non sia troppo alta (che avesse ragione Tremonti? vedi post).
In campo internazionale poi i nostri baldi tutori stanno prendendo sberle un po' da tutte le parti: la Russia con la faccenda georgiana di agosto gli ha fatto capire che è meglio non mettano il naso oltre il Caucaso, in Iraq e in Afganistan ancora non se ne vede la fine, la Corea del Nord e l'Iran li tengono a distanza con la loro arma preferita, quell'atomica che solo loro sembra debbano possedere. Come non bastassero tutte queste situazioni, a togliere il sonno all'allegra banda Bush ci si mette di nuovo il Latino America, da dove viene fuori la situazione più interessante in assoluto. Dopo anni di dittature filoamericane, oggi in quasi tutto il subcontinente americano sono al potere movimenti eletti democraticamente per via elettorale: Lula in Brasile, Morales in Bolivia, Chavez in Venezuela e poi in Cile, in Argentina, in Ecuador, in Paraguay.
Alla crisi boliviana della settimana scorsa, con il presidente Morales che accusa gli Usa di appoggiare l'opposizione secessionista delle province della Mezzaluna (dove c'è il petrolio, che ti pare?) e la conseguente espulsione dell'ambasciatore statunitense, ha fatto seguito il sostegno del Venezuela di Hugo Chavez (che sarà come sarà ma non le manda certo a dire), l'arrivo in territorio venezuelano di bombardieri russi, l'appoggio di Cuba, senza contare che Brasile e Argentina hanno deciso di escludere il dollaro come valuta nei loro scambi commerciali.
Ancora una volta comunque alla base di tutto queste faccende c'è il petrolio, oltre agli interessi economici americani in giro per il mondo.
Ho idea che la guerra al Terrore sia conclusa, comincia quella energetica e...
10 commenti:
Anche il pozzo di San Patrizio sta fallendo!
godrei come un riccio se il testone di mio padre non metesse i suoi risparmi in borsa...
Tranquilli, ora arriva wonder woman Palin e bombarda Chavez, Putin, Bin Laden, Zapatero, Obama e li ammazza a tutti a colpi di democrazia...
Ciao, prima volta sul tuo blog, bello spazio.
Hai l'impressione che la guerra al terrore sia finita e che cominci quella energetica?
Tranquillo, è la stessa cosa e non sveleranno il segreto: continueranno a chiamarla AL TERRORE.
Il problema è che la gente dovrebbe cominciare a capirlo, niente di più, basta saper contare e leggere un libro ogni tanto, anche solo leggere il tuo o mio blog.
Non lo farà, ne sono sicuro.
PS: non sono comunista, non sono un giudice, non sono un intellettuale di sinistra o un pilota dell'Alitalia.
Dario (ITALY ITALIA - ITALIANO ITALIAN)
Ciao Dario, bentrovato.
Anche solo leggere il mio blog? Figurati, non lo leggo manco io che lo scrivo!
Spero che fallisca assieme a tutto il terrore che ha creato nel mondo.
articolo molto bello, pienamente condivisibile, e straordinarie le due immagini a corredo.
Finalmente il Sud America sta realizzando il grande sogno di Simon Bolivar.
Ora aspetto che il Messico cambi governo e il gioco si farà duro per gli USA. Spero che sarà l'inizio del suo declino.
@Incarcerato: benvenuto.
Che dire? Tutto scorre, finirà anche quest'altro impero romano, prima o poi.
Riccardo: grazie.
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