giovedì 4 dicembre 2008

Rouge at work

Illustrazione di Enki Bilal
Buffa cosa. Sono passato da una situazione di zero lavoro, con il mancato rinnovo del contratto praticamente certo, al fare due ore di straordinario al giorno (e va avanti da tre settimane).
Per carità, non è il caso di lamentarsi visti i tempi, anche se lo si potrebbe fare tranquillamente, dato che questi tempi non credo li abbiamo creati noialtri, eppure ci tocca subirli.
Tutto questo per dire che prosegue l'esilio forzato da questi spazi, sperando di ritornare a un ritmo più normale in breve tempo. Per ora tocca faticà!

13 commenti:

digito ergo sum ha detto...

al giorno d'oggi il lavoro è importante, checché se ne dica. lo si apprezza, come sto notando anche sui blog, quando lo si perde.

allora in bocca al lupo, che se lavorare tanto è stressante, non lavorare è logorante.

un abbraccio

Anonimo ha detto...

Di questi tempi è meglio così ...

Gap ha detto...

Zitto e lavora, schiavo!
A parte gli scherzi, spero per te che duri a lungo.

articolo21 ha detto...

Il lavoro è più importante. Per dare libero sfogo in questi spazi si può attendere.

Bastian Cuntrari ha detto...

Buon lavoro, Rouge! E che duri... magari non così stressante, ma che duri!
Buona fortuna, amico!

ღღ Š î $↕ Ŧ ۞ ღღ ha detto...

Lo fai perchè adesso hanno detaxato gli straordinari vero!!
Ciao passavo di qua e ti volevo lasciare un saluto

clauds ha detto...

certo, meglio averlo un lavoro (per quanto stressante) che...
buon lavoro e in bocca al lupo.
a presto

clauds

Rouge ha detto...

Grazie a tutti.

@ Sisifo benvenuto da queste parti.

@ Gap: com'è umano, lei.

Anonimo ha detto...

esatto.
non ti lamentare!!
;-)

progvolution ha detto...

Priorità da seguire per forza!
Buon lavoro e speriamo che duri ma che trovi anche il tempo per qualche post...
Un saluto

il Russo ha detto...

Fidati, non avrei mai pensato di dirlo in vita mia, ma ti invidio...

Prefe ha detto...

che cazzo vuol dire non è il caso di lamentarsi?
2 ore di straordinari al giorno?
sì che ti devi lamentare!

Rouge ha detto...

@ Prefe:
per lamentarmi mi lamento anche, dipendesse esclusivamente da mie volontà diciamo che me ne starei beatamente a casa a non fare una cippa senza dovermi svegliare tutte le mattine per andare nel posto dove, a ben vedere, trascorro la mia esistenza.
Ma si dà il fatto che per motivi molto semplici, scelte di vita chiamiamole così, due anni fà ho deciso di trasferirmi da una provincia a un'altra, per poter finalmente vivere assieme alla persona che più mi sta a cuore. Nel fare ciò ho necessariamente dovuto mollare un lavoro stabile, da dipendente, a tempo indeterminato, con nessuno che mi sbattesse fuori (anzi), ma che comunque era molto ma molto impegnativo e stressante (per cui nessun rimpianto), per ricominciare da un'altra parte, ovviamente prendendo quello che mi è capitato.
Si da il caso che oggi in Italia nessuno ti assuma a tempo indeterminato senza prima sfruttare i vantaggi del mondo interinale e dei contratti a termine (e qui potremmo parlare a lungo su una legge di merda, ma lasciamo stare), per cui da due anni vado avanti a contratti di questo tipo, cambiando due volte lavoro. Con la ditta attuale sono già al terzo rinnovo, anche se a dire il vero non era previsto tutto ciò, ma solo un breve periodo, sei mesi, e poi l'assunzione.
Ma è arrivata la Crisi, che ormai scrivo con la C maiuscola, e ha cambiato tutto. Per sincerità devo dire che non mi aspettavo l'ultimo rinnovo, pensavo che da settembre avrei ingrossato le fila dei disoccupati, invece mi è stato prolungato il contratto fine a fine gennaio, nonostante lo scarso lavoro.
Oggi la mia ditta si è ritrovata per le mani una buona occasione con un nuovo cliente. Per farla breve se mantiene questo cliente (ma non è certo) io mi salvo e continuo al lavorare con loro, se lo perdiamo da febbraio sono a spasso e avrò certo più tempo (molto più tempo) da dedicare al blog.
Per cui, caro Prefe, io mi lamento, e potrei anche appellarmi a questioni sindacali etc, dare la colpa al sistema e al capitalismo e a tutte le balle correlate, ma la situazione è questa che ti ho descritto.
Certo potrei sbattermene le balle, fare altre scelte e se mi tengono bene sennò chissenefotte, ma ho il bruttissimo vizio di mangiare e magari concedermi non dico tanto ma uno svago ogni tot, cosa che implica denaro da spendere, denaro che purtroppo mi devo in qualche modo guadagnare.
Tu, al mio posto, che faresti?

P.S.
Capisco i motivi del tuo commento, che non giudico negativo, come pure il fatto che non mi debba per forza giustificare. Diciamo che mi andava di raccontare un po' di fatti miei :)

P.S. 2
Ho visto quel Bob Log III: è davvero un pazzo! :)