Eppure non è sempre stato così. Se ripenso a quindici, venti anni fa, lo schifo all'apparenza sembra uguale, eppure no, non era lo stesso schifo di oggi, e una speranza c'era ancora.
Magari è perchè nel frattempo è venuta meno tanta gente. Penso ai vecchi della mia famiglia e come loro tantissimi altri che non ci sono più, che avevano avuto vissuti più dolorosi dei nostri e proprio per questo mantenevano la capacità di riconoscere e di indignarsi, e proprio per questo mantenevano in piedi un mondo già malato ma non in fase terminale.
Poi penso a noi, a me, a quella generazione di quaranta-cinquantenni cresciuti a Merdaset e Nutella e vedo poco o niente. I più fortunati mantengono una coscienza attiva, ma è frustrata quotidianamente dal vuoto che c'è attorno e si fa fatica anche solo a farsi capire, quando denunci lo schifo che vedi.
Comincio a pensare che se quella bufala del 2012 fosse vera non sarebbe una grossa perdita.
Pensa che figata, un buco nero che inghiotte tutto.
Magari è perchè nel frattempo è venuta meno tanta gente. Penso ai vecchi della mia famiglia e come loro tantissimi altri che non ci sono più, che avevano avuto vissuti più dolorosi dei nostri e proprio per questo mantenevano la capacità di riconoscere e di indignarsi, e proprio per questo mantenevano in piedi un mondo già malato ma non in fase terminale.
Poi penso a noi, a me, a quella generazione di quaranta-cinquantenni cresciuti a Merdaset e Nutella e vedo poco o niente. I più fortunati mantengono una coscienza attiva, ma è frustrata quotidianamente dal vuoto che c'è attorno e si fa fatica anche solo a farsi capire, quando denunci lo schifo che vedi.
Comincio a pensare che se quella bufala del 2012 fosse vera non sarebbe una grossa perdita.
Pensa che figata, un buco nero che inghiotte tutto.
12 commenti:
La bufala del 2012 implica però la salvezza a chi ha un paio di numerini nella propria data di nascita ed io sono fra quelli: devo sperare in Ken il guerriero?
ciao Rouge. Anch'io ripenso ai vecchi di casa mia. Con nostalgia e affetto. Erano candidi e guardavano al mondo in movimento, alle novità intorno, con occhi meravigliati. Non ci meravigliamo più di niente. Neanche dello schifo intorno. Perchè ci siamo abituati, perchè non percepiamo le differenze, perchè, in fondo, siamo api operaie e finchè ci sono i fiori, il polline, campiamo e c'è vita. L'azione condivisa costa fatica. Troppa fatica se l'unico obiettivo, difficile, è capare dignitosamente.
La generazione che ci ha preceduto - forse - aveva ancora un'anima innocente, tanto da riuscire a guardare con stupore il modificarsi delle abitudini, delle consuetudini, del modo di comunicare.
Noi - più smaliziati - siamo fieri di non farci più infinocchiare, ma abbiamo perso la speranza. Anche quella dell'inganno.
@ Russo: rischi di ritrovarti solo col Bandana (quello supera tutto).
@ Bruno: campare dignitosamente era l'obiettivo anche dei nostri vecchi e credo avessero raggiunto lo scopo. Noi forse ci limitiamo a campare e la dignità è una parola superata troppo presto.
@ Bastian: davvero ci credi più smaliziati? A me sembra che abbiamo perso il senso dell'andare al nocciolo delle cose. Abbiamo un condizionale e una giustificazione per tutto. Soprattutto per noi.
Er buco nero è sempre er meglio de tutti.
Io spero di riuscire a rimediare con l'impegno. Non mi allieta l'idea di una fine anticipata.
@ Art21: verissimo!
@ Marco: tranquillo, prima o poi se ne esce.
Guardandosi intorno, è inevitabile essere pessimisti. Io noto molto individualismo, che però non si accompagna al dato positivo della creatività e del voler fare (ciò potrebbe infatti avere ricadute positive anche sugli altri), ma si rivela piuttosto come impegno forsennato e ottuso a coltivare il proprio strimnzito orticello, ovviamente a scapito del vicino.
@ Romina: tutto vero.
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