A leggere i giornali in queste ore ci si fa l'idea di un premier chiuso in gabbia circondato da forze che di ora in ora si vanno ingrossando, dove confluiscono finalmente anche chi fino a poco tempo fa si è reso complice (sì, complice) dello scempio etico morale e istituzionale in cui versa l'Italia. Tutto vero, tranne il particolare di chi è veramente in gabbia: nella gabbia ci siamo noi non lui, ed è bene rendersene conto. Lui è quello che questa gabbia ha costruito e controllato per venti anni e ancora oggi guarda da fuori, una gabbia mentale basata su concetti invertiti, valori distorti, principi ribaltati. Lo vediamo bene in queste ore (ma non è da oggi, almeno da queste parti) a quale risultato hanno portato vent'anni di balle mediatiche e di realtà irreali, di livellamento in basso di qualsiasi cosa, di esaltazione del becero elevato a virtù, di distruzione sistematica di ogni principio etico e morale in nome di una "libertà" che è solo quella di pochi lenoni di fottere e mangiare alla faccia di tutti. Liberarsi del controllore è la prima cosa, abbattere la gabbia che ha costruito la seconda, non meno importante della prima. Non sarà faccenda da poco.
2 commenti:
Quanto è vero!
Ciao Rouge,
Lara
Ciao Lara.
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