sabato 10 marzo 2012

Dio è morto, Marx è morto, ora pure Moebius

Ricordo una sera a casa di amici giù nel cuneese, io che entro nella stanza mentre la televisione trasmette un servizio del tg regione. Sullo schermo stanno passando l'intervista a un personaggio riconosciuto solo da me. Dico, mentre mi inginocchio, "Zitti tutti, stanno intervistando Dio!". Era a Torino Jean Moebius Giraud, per non ricordo quale evento, e io non ne sapevo nulla, ma la cosa peggiore è che un paio di amici erano lì e non mi avevano avvisato che sarebbero andati a sentirlo. Giorgio sappilo: non ve l'ho mai perdonato.



6 commenti:

Baol ha detto...

Cazzo se hai fatto bene a non perdonarglielo!

giors e gugu ha detto...

Sarà per questo che non ci sentiamo più?

Giorgio :)

Rouge ha detto...

No, è che sei diventato milanese :)

Ernest ha detto...

eh no! :(

Granduca di Moletania ha detto...

Dio è morto, Marx è morto, ora pure Moebius.......e anche io non sto per niente bene.
Comunque, nel suo genere, Moebius era veramente Dio.
Circa dieci giorni fa mi era tornato alla mente un suo racconto (di cui ricordo la trama, ma non il titolo) e ho provato a cercarlo su internet, senza fortuna.
Dopo pochi giorni ho avuto notizia della sua morte.
Portassi sfiga ?

Un abbraccio.

Rouge ha detto...

Dipende. Qualche settimana fa hai riascoltato Lucio Dalla?