Ricordo una sera a casa di amici giù nel cuneese, io che entro nella stanza mentre la televisione trasmette un servizio del tg regione. Sullo schermo stanno passando l'intervista a un personaggio riconosciuto solo da me. Dico, mentre mi inginocchio, "Zitti tutti, stanno intervistando Dio!". Era a Torino Jean Moebius Giraud, per non ricordo quale evento, e io non ne sapevo nulla, ma la cosa peggiore è che un paio di amici erano lì e non mi avevano avvisato che sarebbero andati a sentirlo. Giorgio sappilo: non ve l'ho mai perdonato.
6 commenti:
Cazzo se hai fatto bene a non perdonarglielo!
Sarà per questo che non ci sentiamo più?
Giorgio :)
No, è che sei diventato milanese :)
eh no! :(
Dio è morto, Marx è morto, ora pure Moebius.......e anche io non sto per niente bene.
Comunque, nel suo genere, Moebius era veramente Dio.
Circa dieci giorni fa mi era tornato alla mente un suo racconto (di cui ricordo la trama, ma non il titolo) e ho provato a cercarlo su internet, senza fortuna.
Dopo pochi giorni ho avuto notizia della sua morte.
Portassi sfiga ?
Un abbraccio.
Dipende. Qualche settimana fa hai riascoltato Lucio Dalla?
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