domenica 14 febbraio 2010

Il Collezionista

In un'altra vita ho gestito da proprietario un negozio. Era un bel negozio, almeno a me piaceva, e vendevo, come mi capitava di pensare, roba inutile all'atto pratico ma utilissima per l'anima. Comprare fumetti a cosa ti serve, se non a farti bene all'anima, a ricollegare quella parte di te che vuole non pensare alle brutture, a mantenere vivo quell'io che vuole sognare e che si rifiuta di crescere, quella parte che vuole a tutti i costi rimanere adolescente, costi quel che costi?
Io li vendevo e contemporaneamente me ne cibavo. Era una figata assoluta, il più bel lavoro del mondo, durato poco, solo tre anni, ma ne è valsa la pena. Ho avuto tra le mani un sacco di bella roba, ho conosciuto un sacco di bella gente, era quasi tutta bella gente, e parecchi di loro vecchi clienti ancora li ho come amici. Sono stato fortunato in fondo.

C'era però una categoria di clienti, i collezionisti, che non potevo soffrire. Lo sono stato anch'io un collezionista forse, geloso come pochi dei miei "pezzi", ma ero molto giovane e per superare le insicurezze ci si aggrappa a qualsiasi cosa, poi però sono cresciuto e guarito, per fortuna!

Il Collezionista è quello che quando compra qualcosa è capace di esaminare l'oggetto delle sue mire per interi quarti d'ora, è attento a ogni leggerissima piega o graffio o sbavatura e gira e rigira tra le mani quello che agogna in maniera compulsiva, combattuto tra il desiderio di possederlo e la ricerca di un motivo che lo faccia desistere dall'affrontare la spesa, anche minima, perchè il Collezionista è talmente tirchio da far impallidire Arpagone, Ebenezer Scrooge e Zio Paperone messi assieme.

E' quello che assilla il povero venditore di domande relative all'oggetto, che si informa di tutto quello che lo riguarda, che conosce vita morte e miracoli di chi lo ha scritto sceneggiato disegnato, ma più che altro sa tutto della storia editoriale del bene agognato. Per il Collezionista non è importante il contenuto di ciò che compra, se è una bella storia o se è disegnata bene, è importante l'oggetto in sè, la sua forma, che deve essere immacolata, del contenuto non gli importa una mazza, l'importante è che il pezzo sia raro e più integro possibile.

E' un pazzo in definitiva, schiavo della sua ricerca di perfezione, e ne ho visti parecchi, venire più e più volte a visionare qualche pezzo raro, stazionare in prossimità di esso valutando il caso di acquistarlo o meno. Considerato che non mi è mai capitato, purtroppo, di avere in casa il primo numero di Tex Gigante Seconda Serie Spillato Edizione 1958 Aut 478 Non Censurato in condizioni da edicola, che magari può pure valere qualcosa, ma al massimo qualche numero uno originale di Dylan Dog o di Martin Mystéré (vabbeh pure qualche Piccolo Ranger basso numero, qualcosa di Pratt, delle splendide serie di Principe Valiant dei Fratelli Spada e di Tarzan della Cenisio), e quindi i prezzi erano piuttosto contenuti, non si capiva il motivo di tanta indecisione. Lascio da parte quelli che compravano due numeri dello stesso albo appena uscito di cui uno ad uso lettura e l'altro ad uso collezione, che comunque un piacere me lo facevano contando per due: non li capivo allora e non li capisco manco oggi ma, a nome di chi vende, grazie di esistere!
Oggi vendo per arrotondare fumetti sulla nota piattaforma di aste on line e ogni tanto qualche Collezionista mi ricapita. Come quello che per un fumetto dall'esorbitante cifra di 1,99 euro mi ha scritto quattro volte tra domande e raccomandazioni sulla cura della spedizione e, dopo che la merce è già partita da un pezzo, siccome non è indirizzata direttamente a lui ma ad altri, mi richiede nuovamente notizie sullo stato di conservazione del materiale!

La prossima volta a uno così, appena lo riconosco, giuro che glielo regalo 'sto cacchio di fumetto!

14 commenti:

Gap ha detto...

No, non sono un collezionista maniaco, quindi, posso considerarmi nelle tue grazie.
Sto pensando di vendere la collezione di N.N. compreso il numero 0, quanto pensi che ci posso fare?
La consulenza te la pago a parte. ehehehehehe

Lucien ha detto...

Fin da piccolo sono stato un appassionato di fumetti e collezionista, però di quelli istintivi e non pedanti, come quelli che hai descritto (che anch'io non ho mai sopportato). Un giorno vendetti la mia collezione di Alan Ford ad un negozio di fumetti usati per una cifra ridicola per passare un weekend con una ragazza da poco conosciuta, salvo pentirmi dopo un anno e ricomprarla un po' alla volta al quadruplo!

Rouge ha detto...

@ Gap: mi spiace, N.N vale poco o nulla. Ha avuto la sfortuna di essere pubblicato dopo il successo di D.D. e dei prezzi folli con cui quest'ultimo veniva valutato nel circuito usato, per cui N.N. ce l'hanno proprio tutti. Ne ho anch'io ora che mi ci fai pensare una da smaltire: è da anni che ci provo senza riuscirci.

Rouge ha detto...

@ Lucien: fumetti per le mani me ne sono capitati veramente tanti. Per un po' li ho collezionati, cercavo i numeri in giro, li scambiavo. Poi ho cominciato a frequentare le fiere dedicate e certi prezzi mi sembravano davvero esagerati,come esagerati mi sembravano alcuni collezionisti. Credo di essermi distaccato dal senso del possesso in quelle occasioni.

Anonimo ha detto...

ahahahah, li hai descritti così bene che mi par di vederli! Sto tizio poi, per 1,90 euro! Che testa di minkia. Ma, sai , se penso a uno dei miei fratelli io credo che certa gente goda semplicemente nel riuscire a pagare il meno possibile , non importa cosa comprano, ma a quanto la comprano. Per loro una cosa vale inversamente proporzionale a quanto spendono, anche se è una strunzata.

Euterpe ha detto...

Da bambino l'unico fumetto che ho collezionato era Zagor ce l'avevo dal numero 1 fino a quasi il 200,poi non mi ricordo se li ho buttati o regalati.Sai se adesso avrebbero qualche valore?

Rouge ha detto...

@ Aleph: io sono stato un po' più diplomatico nella definizione :)

Rouge ha detto...

@ Euterpe: per Zagor devi distinguere tra la collana Zenith (quella originale con il nr 1 che corrisponde al nr 52 della collana) e la ristampa (la cosidetta "scritta rossa", relativa alla numerazione sulla costina). Mentre la seconda vale poco o niente la prima ha un buon valore, dipende dallo stato di conservazione (ho visto richiedere per un nr zenith 66 sui 200 euro).
Il nr 1 della serie (52 zenith) vale sui 2-3000 euro.
Insomma, se li hai buttati passi, ma se li hai regalati è stato un bel regalo :)

allelimo ha detto...

Visto che dai consulenze aggratis: L'uomo Ragno Gigante primi 22 numeri, valgono qualcosa?

Sul collezionismo invece (ma parlando di dischi) a me piace considerarmi un collezionista di musica, non dei diversi supporti sui quali la musica è incisa: se mi interessa sentire una canzone, io cerco quella canzone, non la prima edizione del 7" o il raro Lp con copertina apribile... :)
Anzi se è una ristampa su cd, probabilmente si sente meglio e costa meno!

Rouge ha detto...

@ Allelimo: intanto benvenuto da queste parti.
Riguardo alla "consulenza" (l'ultima, poi basta :)) siamo sull'ordine dei 3-4 euro di media a numero (questo il valore reale).
Poi dipende da una una serie di fattori: in che stato sono, se dove presenti ci sono ancora gli adesivi etc. In questo caso qualcosa in più. Fa eccezione il nr 1, che se da edicola e con adesivi ancora presenti, ha una valutazione a parte, e qui il prezzo è molto variabile (ho visto di tutto).
Vuoi mica venderli? :)

allelimo ha detto...

Sono tutti con adesivi e in buone condizioni, li venderei solo se valessero "tanto", per tirare su un centinaio di euro preferisco tenerli!
Avevo anche la collezione dell'Uomo Ragno dal n. 51 al 200 e rotti a metà con un amico, ma sono stati buttati via anni fa :(
Grazie per la consulenza!

Rouge ha detto...

@ Allelimo: più di quello non credo arriveranno mai a valere, stiamo parlano di fumetto mainstream. Considera comunque una cosa se vuoi venderla: un rivenditore te la paga al massimo un quarto di quello che pensa possa valere.
Meglio tenerseli in certi casi :)
Un saluto.

dtdc ha detto...

Bellissimo post, mi piacerebbe linkarlo; in poche righe fotografi la testa di questa tipologia di persone. Sono d'accordo, il collezionista certosino fa un'operazione mentale, il desiderio diventa slancio verso il possesso dell'oggetto, non verso l'emozione di gustarselo.
Ciao!!!Bruno

Rouge ha detto...

@ Bruno: linka pure se vuoi :)