lunedì 18 aprile 2011

Gente che viene, gente che va

Da un lato abbiamo migliaia di ragazzi che con i mezzi più disparati, barconi, treni, a piedi, viaggiano tra mille difficoltà alla ricerca di un futuro, ostacolati in ogni modo nel loro legittimo tentativo di costruirsi una vita migliore. Dall'altro due ragazzi cui la vita ha dato cose diverse viaggiano in scooter, anche loro per decidere se la vita che gli si sta prospettando (da avvocati) è proprio quella che vogliono. Diverse esigenze. Da un lato si scappa dal troppo poco, dall'altra si scappa dal troppo e basta. Così va il mondo.

7 commenti:

Ernest ha detto...

dovremmo davvero riflettere ma è quello che chi sa al potere non vuole...

L'intruso ha detto...

L'importante è scappare...

il Russo ha detto...

Avercelo il lusso di prendersi un anno sabbatico, infatti stiamo parlando di due uomini (solo in Italia si è ragazzi anche oltre i 25 anni) che fanno gli avvocati, di certo non i metalmeccanici.
Nulla di personale, ma conoscendo la loro storia trovo stridente soltanto il metterli vicini ai disperati che hanno abbandonato il nord Africa...

Rouge ha detto...

Le ho messe assieme apposta.

Hassan Bogdan Pautàs ha detto...

In effetti, io trovo l'accostamento molto interessante: il Che e Granado era due figli della borghesia argentina, ma fu proprio il viaggio a metterli in contatto con gli ultimi. Si può viaggiare per ragioni molto diverse, ma spesso l'obiettivo è lo stesso: dare un senso alla propria vita :)

il Russo ha detto...

Buon 25 aprile Rouge, sai come me quanto è stata importante la Resistenza nelle nostre terre, onoriamola oggi come si deve!

Rouge ha detto...

@ Russo: in ritardissimo ma grazie (l'ho visto ora :))