Il campionato non ha fatto in tempo a ripartire che siamo già alle solite. Quello che è accaduto alla stazione ferroviaria di Napoli ha dell'incredibile: migliaia di tifosi che colti dalla smania di correre a Roma per il derby del Sud fra Roma e Napoli, non si capisce se muniti di biglietto oppure no, in pratica paralizzano l'attività ferroviaria, costringendo i circa 250 poveracci a cui della partita fregava poco o nulla e che avevano scelto il treno Napoli-Torino delle 9,24, a scendere e a prenderne un altro.
Insomma un casino: ferrovieri che vogliono controllare i biglietti, tifosi che scavalcano e assaltano i vagoni, polizia lì a guardare senza sapere cosa fare, turisti che assistono increduli alla scena e immagino avranno qualcosa da raccontare al loro rientro a casa, Trenitalia che ha la buona occasione per risparmiare sulla pulizia dei treni (cosa che fa già comunque), il prefetto di Napoli che avrà stramaledetto il calcio e tutto quello che gli stà attorno, Maroni che avrà stramaledetto Napoli che prima la monnezza, ora i tifosi: eccheccazzo tutto lì capita!
Alla fine quasi tutto è bene quel che finisce bene: i tifosi mezza partita l'hanno vista, si son fatti male in pochi a parte qualche ferroviere contuso, i 250 sfrattati bene o male sono arrivati a Torino senza pagare il supplemento rapido.
Una volta c'erano i treni speciali, quelli solo per i tifosi. Tolti perchè arrivavano a destino alleggeriti di tutto. Una volta la gente si azzuffava nelle piazze per questioni più serie che non ventidue personaggi in mutandoni, ma non andava bene, meglio dargli qualcosa per sfogarsi (vedi precedente post), ma ci si azzuffa lo stesso. La morale di questa storia è che creare un popolo di idioti non sempre ti risolve il problema: ci si azzuffa lo stesso, ma per motivi più idoti.
Insomma un casino: ferrovieri che vogliono controllare i biglietti, tifosi che scavalcano e assaltano i vagoni, polizia lì a guardare senza sapere cosa fare, turisti che assistono increduli alla scena e immagino avranno qualcosa da raccontare al loro rientro a casa, Trenitalia che ha la buona occasione per risparmiare sulla pulizia dei treni (cosa che fa già comunque), il prefetto di Napoli che avrà stramaledetto il calcio e tutto quello che gli stà attorno, Maroni che avrà stramaledetto Napoli che prima la monnezza, ora i tifosi: eccheccazzo tutto lì capita!
Alla fine quasi tutto è bene quel che finisce bene: i tifosi mezza partita l'hanno vista, si son fatti male in pochi a parte qualche ferroviere contuso, i 250 sfrattati bene o male sono arrivati a Torino senza pagare il supplemento rapido.
Una volta c'erano i treni speciali, quelli solo per i tifosi. Tolti perchè arrivavano a destino alleggeriti di tutto. Una volta la gente si azzuffava nelle piazze per questioni più serie che non ventidue personaggi in mutandoni, ma non andava bene, meglio dargli qualcosa per sfogarsi (vedi precedente post), ma ci si azzuffa lo stesso. La morale di questa storia è che creare un popolo di idioti non sempre ti risolve il problema: ci si azzuffa lo stesso, ma per motivi più idoti.
2 commenti:
Porca miseria ... non è possibile tanta ignoranza.
Questi sono i momenti in cui dico:
"Ecco, ci meritiamo questo Paese" ...
A presto, Wil.
Speravo di meritarmi di meglio :)
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