domenica 22 marzo 2009

Lezioni di vita

Il locale è ancora semivuoto ma è la sua dimensione ideale, ti permette di girarci senza dover spintonare e ai piatti il solito dj si permette di passare roba meno ballabile ma certo migliore di quello che dovrà metter su fra non molto. Se lo osservi durante la serata te ne accorgi quando sta suonando dischi per passione e quando per tirar sù la paga. In questo momento è lì che campiona una sola frase presa da Material Girl, Madonna è costretta a ripetere in continuo I am a material I am a material I am a material ed entra in una altra realtà sulle prime note acide dei Chemical Brother di Hey Boy, Hey Girl. La gente a bordo pista si accorge del salto temporale solo a livello inconscio, sottolinea la finezza ordinando un'altra birra e si butta a muoversi giusto mentre il pezzo cambia ritmo.
Dietro i piatti la serata è ufficialmente cominciata e l'accanimento nel miscelare dischi da proporre si perde nella routine, niente più motown d'annata, funky scelti e vecchi rock steady, ora è lavoro.
Al mio fianco il Professore ascolta e guarda senza proferire parola. Ha qualche anno più di me, almeno sette o otto, un figlio o due forse, insegna Diritto al liceo cittadino e non lo avresti mai detto, forse neanche lui lo avrebbe mai detto, ma non sai se per il fatto che lui possa insegnare qualcosa o per via della materia insulsa che ha scelto. Viene qui tutti i venerdì sera, e tutti i sabati sera, e a volte pure tutte le domeniche sera che Dio manda in terra, tanto che pensi che lo paghino per esser lì a far presenza, ma non è così. E' parte dell'arredamento e lo sa, ma non è che gli interessi molto, gli interessa solo star lì ad ascoltare buona musica, fra gente più giovane di lui che spesso lo saluta dandogli rispettosamente del lei, i suoi studenti, di sicuro.
Io stò lì in attesa che la seconda birra entri in circolo, la solita birra, sono abitudinario, non bevo altro. Penso dovrei segnalare la cosa alla ditta importatrice o alla casa madre, dopo tutti gli ettolitri che ho dapprima ingoiato e poi evacuato. Che cavoli, in un mondo serio mi spetterebbe quantomeno uno sconto sulle future consumazioni, invece nisba, mi tocca pagare tutto sull'unghia neropittata di fresco della Tiziana, passato dark, cicatrice sulla guancia e occhio spento, che guarda tutti allo stesso modo e non sai se guardi davvero o se sia ancora nel suo mondo fatto di camice viola capelli cotonati e siringa sul comodino.
Siamo lì, il Professore ed io, come altre volte a goderci lo spettacolo di giovane vita che balla a tempo, a farci entrare fin nelle ossa la musica oltre volume che esce dalle casse alla nostra destra, a bere dalla bottiglia e a non dire nulla, che tanto non c'è nulla da dire. Lo guardo, ha un sorriso appena accennato sulle labbra e lo vedi che si sta divertendo, e te ne accorgi che è soddisfatto di tutto quello che ha. E' in quel momento che mi dice una frase, non ho mai capito quanto serio fosse, ma non ha troppa importanza: "Sai, uno a vent'anni pensa che un giorno, quando ne hai il doppio, finisce tutto, si cambia, si diventa seri. Invece no, alla fine si rimane la stessa testa di cazzo di sempre".

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi è sto prof? La controfigura di Rick Blaine?

Rouge ha detto...

@ Chiara: Chi è sto Rick Blaine? La controfigura del Professore?

Andrea De Luca ha detto...

bello :)
buona settimana

AngS ha detto...

Hei Rouge...

prima cosa: Sto bene (diciamo)

volevo avvisarti che chiudo AngeliSonnambuli.... credo di aver preso la giusta decisone dopo aver scritto veramente moltissimo e non aver avuto la neceassità di riportare il tutto nel Blog....

è stato un piacere Vero.

sei stata la seconda persona., dopo Mad, che ho avvisato...e l'ultima.


Buona Vita.

AngS.

Rouge ha detto...

@ AngS: Mi spiace molto che tu abbia deciso di chiudere, era un gran bel blog per contenuti ed immagini. Ti ho letto in tutto quest'anno e devo ammettere che ho sperato molto che il tono dei tuoi post prendesse una piega decisamente positiva.
L'ultimo era preoccupante, ma sono contento tu stia bene.
Ad ogni modo quando vuoi sono qua, mi farà piacere risentirti.
Un abbraccio.